“LO SCRIGNO DELLA MONTAGNA” I NOCAV partono..da Sotto (Belliso 22.2.08)

E’ l’articolo che un compagno che scrive su “Liberazione” ha
fatto dopo aver assistito alla giornata del 22.2.08 a Bellisio e fatto una
intervista. L’emendamento di luglio 07 peggiorativo della legge regionale e
contente la “norma Bifolco” fatta per poter aprire la cava a avuto tre voti
contrari e non di tutto il PRC (Michele Altomeni PRC, Binci SD e D’Anna AN) ma
siamo in campagna elettorale…

Se torniamo
indietro..è per prendere la rincorsa!!

Mimmo


  

di Lorenzo Allegrini

«Una cava è per sempre» vale a dire compromette per sempre, avverte uno
striscione appeso alla parete. Il cinema di Bellisio Solfare, frazione di
Pergola, è pieno. Ci saranno duecento persone, giovani, anziani e famiglie, che
occupano tutte le sedie o rimangono appoggiati alle pareti per ascoltare le
meraviglie della grotta del Mandorleto, «uno scrigno sotto la montagna» come il
titolo dell’iniziativa.
Gli speleologi del Gruppo Speleo CAI di Fabriano
raccontano quando tra il 2006 e il 2007 hanno scoperto che la cavità ipogea del
Monte Rotondo, formatasi come a Frasassi, raggiunge uno sviluppo di dieci volte
superiore a quello prima conosciuto e ha ancora possibilità esplorative. Poi,
un biologo spiega che tesoro scientifico si può trovare tra quelle argille:
insetti rari, forse unici, batteri e microrganismi antenati di ogni forma
vivente. Tutti applaudono. Si respira la fortissima volontà di preservare i
tesori del territorio dalla speculazione economica.
Accadeva venerdì 22 febbraio. Coronamento di un percorso che ha portato in
pratica tutta la città di Pergola a opporsi ai progetti d’escavazione nella
zona dell’alto Cesano. Anche il consiglio comunale, sia maggioranza che
opposizione.
Domenico Dallago del CSA Squola mi ha descritto una lotta partita da lontano e
portata avanti casa per casa: «Non è stato facile, all’inizio il sindaco diceva
che altrimenti avremmo dovuto importare dalla Croazia». La direttiva nazionale
prevede che ogni regione provveda al suo fabbisogno, ma delle cave di Bellisio
molto è stato portato fuori per la produzione di ceramiche. Interessante per un
privato, poco per il pubblico. Inoltre, dalla cava per ora dimessa, una delle
due ditte in attesa di autorizzazione, la Buzzi-Unicem, ha già
esportato oltre 5000
metri cubi di materiale in più rispetto a quelli
autorizzati e per questo è stata multata di circa 60mila euro con l’obbligo di
riportare sulla montagna la terra rubata. La legge, in teoria, vieta di
rilasciarle nuove concessioni. «Non diciamo “no” per una logica nimby –
continua Dallago -, ma perché si pregiudica lo sviluppo sostenibile». I
cittadini stessi stanno preparando un ordine del giorno da far votare a
Pergola. E ben 80 associazioni nei 13 comuni della zona interessati vogliono
creare  un parco nazionale “dal basso”, un progetto a cui stanno lavorando
insieme all’Università di Urbino. La grotta del Mandorleto è uno dei tanti
gioielli su cui investire, insomma.
La scorsa estate la legge regionale del ’97 è cambiata. Tra le modifiche, ora
si può estrarre di più. Rimossi, i vincoli ambientali per i cavatori della
provincia di Pesaro che avessero avanzato richiesta prima del 31 dicembre ’06
grazie a un emendamento presentato dall’ex-Ds ora Pd Mirco Ricci. Per questo le
cave di Pergola potrebbero tornare attive e ampliarsi, nonostante l’impatto
negativo che avrebbe l’eventuale strada di collegamento. «La sostanza – per
Michele Altomeni consigliere regionale Prc che ha votato contro le modifiche –
è che il Pd si schiera anche in questa vicenda con chi pensa che il territorio
sia una merce in mano ad alcuni imprenditori».

 


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