Perquisizioni e mandati di arresto in tutta Italia

L’operazione eseguita dalla Polizia su mandato della Procura di Torino
Perquisizioni e mandati di arresto in tutta Italia

All’alba di questa mattina, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Procura di Torino, la polizia ha effettutato decine di perquisizioni nella case di studenti e attivisti in tutta Italia, che sono stati portati in questura e denunciati.
 
Ad ora si ha notizia di due arresti a Padova, quattro a Bologna, 12 a Torino di cui 5 ai domiciliari, 1 ai danni di un napoletano avvenuto a L’Aquila nel campo del comitato 3e32 al termine della fiaccolata. Blindati e polizia hanno inoltre fatto violentemente irruzione al centro sociale Asktasuna di Torino e al Festival di Radio Sherwood a Padova.
 
L’operazione è la vendetta poliziesca nei confronti dell’Onda e della mobilitazione contro il G8 dell’università di Torino, e l’avvertimento mafioso che Maroni e il governo lanciano alle manifestazioni contro il G8.

Il dispositivo proviene dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torino e i reati contestati sono violenza nei confronti degli appartenenti alla forza pubblica, lesioni personali e resistenza aggravata  a pubblico ufficiale.

Il quadro di riferimento è la manifestazione nazionale dell’Onda studentesca contestuale al G8 University Summit del 19 maggio a Torino.

Non si è fatta attendere la risposta degli studenti a questa vile provocazione. Decine di comunicati di solidarietà stanno arrivando da tutte le città d’Italia e i Rettorati di Ca’ Foscari a Venezia e della Sapienza a Roma sono attualmente occupati. A Torino, Bologna e Padova sono in corso conferenze stampa. A Napoli l’appuntamento è alle 14.00 a Palazzo Cornigliano, a Torino alle 14 e 30 a Palazzo Nuovo e a Padova nuova iniziativa alle 17.00 davanti alla Prefettura.

Un primo commento con Marco Rigamo, Liberi tutti

Comunicato di solidarietà dalle Marche

Dalle Marche / L’Onda non si arresta!
Libertà per Marco, Anton e tutt* i/le compagn* arrestat*

L’Onda non si arresta
Di ritorno dalla fiaccolata dell’Aquila anche nelle Marche il nostro è stato un risveglio amaro.

Ancora increduli esprimiamo la nostra solidarietà e la nostra totale vicinanza agli studenti dell’Onda di tutta Italia, ai nostri compagni Marco e Anton di Pesaro e a tutti i compagni colpiti dalle ordinanze di custodia cautelare.

Arresti preventivi proprio alla vigilia del G8 dell’Aquila, arresti che vanno a criminalizzare l’intero movimento dell’Onda che collettivamente a Torino ha deciso di contestare un G8 illegittimo violando la zona rossa.

Eravamo tutti a Torino e tutti a Vicenza. Saremo tutti ancora nelle nostre Università, nelle nostre strade e nelle nostre piazze, a partire dalla città di Ancona e dal suo porto giovedì 9.

Ci saremo contro il G8 della crisi e per l’immediata liberazione dei nostri compagni.

L’onda non si arresta!

Onda anomala marchigiana


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