PODERE OPERAIO – Squola recupera una casa colonica pubblica in degrado (no alla vendita del Bene Comune)

 

(scarica il video) Il concetto di zona autonoma
temporanea è stato introdotto da Hakim Bey, pseudonimo dietro il quale si cela un certo Peter Lamborn Wilson,misterioso personaggio maestro di Sufi, uno dei maggiori esponenti della controcultura americana degli anni Ottanta, che pare viva senza fissa dimora o in una roulotte in una palude del New Jersey, non apparendo maiin pubblico.Ha pubblicato numerosi saggi in raccolte e riviste americane d’avanguardia, autodefinendosi "terrorista poetico" e
"anarchico ontologico". Definire una Zona Autonoma Temporanea (TAZ – Temporary Autonomous Zone) non è impresa semplice… lo stesso Bey non ne dà una definizione precisa e spesso risulta simile a quella data per le zone autonome permanenti (PAZ – Permanent Autonomous Zone). Bey scrive che si tratta di "un luogo liberato, dove la verticalità del potere viene sostituita spontaneamente con reti orizzontali di rapporti", le TAZ sono esperienze in grado di sparire se la pressione
repressiva diviene troppo forte, per riformarsi in un altro posto e in epoche differenti, cambiando nome e identità; sono uno spazio mentale, più che un posto, dove fuggire, allontanandosi dalle necessità indotte e dai condizionamenti, spiazzando così il nemico scomparendo dalla sua vista. La differenza tra TAZ e PAZ non sta tanto in una mera accezione
temporale, quanto piuttosto nella grandezza: più piccole e circoscritte territorialmente le TAZ, più grandi ed estese le PAZ, che svolgono una funzione vitale nella TAZ-tela, diventando una sorta di campo base dove fanno tappa i viaggiatori che passano da una TAZ all’altra o quelli che semplicemente non possono ancora costruirsene una su misura.Partendo da
questo concetto, noi abbiamo inteso la zona autonoma temporanea come un luogo, fisico e mentale, in cui le persone si possono associare liberamente tra loro, senza regole scritte a cui sottostare, ma perseguendo ideali comuni, in cui ognuno può.. esprimere liberamente le proprie idee e il proprio pensiero, confrontandosi ed arricchendosi gli
uni con gli altri.. ….una libera società fondata sulla solidarietà, libera associazione fatta di idee e di persone…
Questo, oggi 24 maggio,  è Squola
 questa è la nostra Zona Autonoma Temporanea!

La Casa Colonica
di proprietà dell’ASUR, posta nel poggio retrostante l’ospedale,
ha visto  l’azione  di  riappropriazione degli  spazi (e
del diritto) 
da parte dei militanti del collettivo squola oggi sabato 24 maggio.  I
militanti hanno lavorato per rendere agibile la struttura liberandola
dai segni del degrado, degrado paradigmatico delle scelte del potere.
Non solo azione di comunicazione, ma sperimentazione di prassi sociali e
politiche nuove. L’apertura di una nuova frontiera tutta da
sperimentare. Anche, ma non solo, per liberare uno spazio di socialità
alieno dalle ristrettezze in cui ci vuole il potere, alieno dalle leggi
del profitto, aperto alle istanze che dalla società civile della
periferia..della periferia dell’Impero vengono, aperto alla
sperimentazione di un modo nuovo (rivoluzionario?) di coniugare il fare
socialità, politica, cultura. Anche ma non solo per denunciare la
politica di gestione del bene comune spazi pubblici, adesso e in queste
terre, tra degrado e alienazioni sottocosto che nascondono favoritismi
agli "amici degli amici" specie se portano voti.
Anche ma non solo.
Anche perche avevamo bisogno di un posto, uno spazio fisico, in cui
trovarci e pensare, discutere del nostro "essere" presenti  in
questa
terra e in questi spazi. E il risultato  è  che noi  (adesso e
qui) 
vogliamo fortemente  la creazione di una sezione  valligiana dell’
Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. Noi stiamo da una sola
parte: partigiani. Noi, allergici alle "istituzionalizzazioni", 
aderiamo  all’istituzione  per portare oggi il nostro contributo a
coniugare al presente  il verbo "resistere" (insistere per
esistere).
Dietro di noi uno spazio pubblico (bene comune) parzialmente recuperato
al sociale
Davanti a noi un futuro di lotte che da oggi cammina anche con gambe
antiche di vecchi partigiani.
In piena sintonia con le popolazioni Oggi, a ChiaiaNO(alla discarica)
declinano il verbo resistere riaffermando il diritto a non essere la
discarica tossica di un sistema malato http://www.chianodiscarica.it
In solidarietà con le compagne e i compagni del CSOA Jolly Roger di
Civitanova che Oggi hanno rappresentato la loro (nostra) rabbia e i loro
(nostri) desideri in una manifestazione che rivendica il diritto ad uno
spazio sociale http://www.csasisma.org/fotolog.htm.

/il mio vestito è nuovo ma resto il bastardo che ero
senso dello Stato uguale zero

in alto la mia banda
in alto la mia banda
in alto la banda
di fronte a tanta merda
vedi com’è poetica questa faccenda/
(Assalti Frontali)

Spazio Pubblico Plurisgomberato – Squola
In questa Terra – in Questo Tempo

 

 


One Response to “PODERE OPERAIO – Squola recupera una casa colonica pubblica in degrado (no alla vendita del Bene Comune)”

  • Ruggero Montesi

    Finalmente una bella notizia !! Un altro mondo allora e’ possibile! Fate sapere come va avanti e se l’avete mandate qualche foto per e mail.
    Mi mancano gli squolari e squola!