BIFOLCO: CON NOI O CONTRO…


Comunicato congiunto del Comitato NOCAVE  di Bellisio di Pergola e dello Spazio Pubblico Pluri Sgomberato SQUOLA

incazzata nera

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Mercoledì 27 agosto si sono riuniti i responsabili del
Coordinamento dei cittadini contro le Cave di Bellisio e il direttivo della
Squola e Amici della Montagna che con l’ausilio di un legale e di tecnici del
territorio si è rilevato che sembrano molte le incongruenze citate nel
documento di Valutazione di Impatto Ambientale relativo alla Cava del Bifolco
appena approvato dagli organi provinciali. Si poterebbe ipotizzare che il
documento contenga lacune ed omissioni e quindi possa essere facilmente
impugnabile.

 


Queste contestazioni, corredate da valutazioni tecniche,
verranno inviate alla provincia di Pesaro, al Comune di Pergola e a tutti gli
organi competenti affinché siano citate e tenute in debita considerazione alla
Conferenza dei servizi che deciderà sull’approvazione del progetto della cava.

 


Nel frattempo si chiede che il Comune di Pergola si attivi
urgentemente presso la Sovrintendenza Regionale affinché venga
effettuato un sopraluogo sul previsto sito estrattivo che in parte ricade su
area vincolata e di conseguenza si solleciti un diniego totale alla
Autorizzazione Paesaggistica.


Si invita il sindaco di Pergola a dichiarare da subito il
suo voto negativo alla conferenza dei servizi in quanto la vecchia
approssimativa e condizionata approvazione data dal comune alla cava del
Bifolco era un parere di massima su un vago progetto estrattivo. Allo stato
attuale delle cose visto l’impatto di degrado che ha l’attuale progetto
esecutivo che stravolge il piano originario, visto l’occupazione industriale
dell’area con vincoli paesaggistici, visto lo scempio della strada di accesso
alla cava che scavalcherà la montagna, vista l’opposizione dei residenti, si
ritiene che sia
 più che giustificato il
parere contrario del comune alla conferenza dei servizi proprio perché sono
mutati sostanzialmente i parametri della prima richiesta di escavazione.


Il comitato si farà promotore di un’assemblea pubblica con
la partecipazione dei politici pergolesi proprio per discutere di questo
aspetto con la presenza di legali e di esperti in modo di dare al sindaco le
motivazioni reali per contrastare la cava e rassicurarlo sui timori di una sua eventuale
responsabilità personale.


Si cita il caso dell’inceneritore di Schieppe dove il
sindaco e la provincia di Pesaro avevano dato parere favorevole al progetto e
abbiano poi potuto recedere, opporsi e votare contro la realizzazione
dell’opera.


Chiediamo ai partiti politici sia della maggioranza che
della opposizione, che si sono espressi contro questa cava, di darci il loro
contributo non solo a parole ma operando e collaborando con questa iniziativa.


Qualsiasi omissione verrà denunciata all’opinione pubblica e
considerata alleanza con il nemico.


 


 


 


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