RIFLESSIONI POLEMICHE E VELENI (dopo il consiglio comunale e prima delle elezioni)

 assemblea nocave 17.10.09 pergola    Speculatori & Terroristi (di AccaCiElle)

C’era necessità di confusione e di situazioni dove "tutti i gatti sono grigi.." . Si era capito già dal lunedì precedente il Consiglio.
Eppure il diritto amministrativo (Legge 241-90)  parla chiaro: la "conferenza dei servizi" è una conferenza paritetica degli enti interessati. Le motivazioni che gli enti possono portare quale motivazione del loro parere negativo possono essere politiche o tecniche. Nel nostro caso siamo riusciti ad avere politicamente una maggioranza schiacciante in consiglio (e nessun voto contrario..) sul lato politico, e un 3 pagine e mezzo di motivazioni tecnico giuridiche, in pratica il massimo per "sparare" il Comune in Conferenza dei Servizi e bloccare il progetto.  Risulterà molto difficile che la provincia convochi la conferenza prima delle elezioni ma questo è un altro discorso.

Come è un altro discorso il fatto che risulta evidente che il sindaco avrebbe piacere che l’iter di concessione di cava fosse stoppato dal ministero dell’ambiente evitando cosi l’imbarazzo di dover negare la cava ad uno dei più grossi sponsor di Ucchielli e dei suoi accoliti, per di più in difficoltà economica, come Casavecchia. Dentro questo quadro sta il tentativo, squisitamente politico, di ribaltare la responsabilità sul Ministero dell’Ambiente (in mano ad un pupazzo dell’odiato berluska) investito in merito a presunti danni paesaggistico ambientali.
Altro elemento chiave di comprensione della faccenda è l’influenza che il cavatore Luciano Casavecchia, titolare del progetto di scavo, ha esercitato, e per certi versi esercita, sull’ambito di potere PD – Ucchielli. Da sempre molto legato ai vari centro-sinistri cagliesi, Casavecchia è stato per anni uno dei massimi finanziatori dell’impero ucchielliano. Provate a guardare le brossure  delle "feste dell’unità" provinciali dalla metà degli anno ’90 e guardate chi è lo sponsor principale. Ora l’impero delle ruspe se la sta passando male fino al punto che le banche gli stanno imponendo un piano di rientro dagli affidamenti. In sostanza è cotto. Il Bifolco è spacciato in provincia come l’ultima possibilità per salvare Casavecchia e con lui i soldi che le banche gli hanno prestato. Corre voce che i banchieri locali siano in fila davanti al palazzo di via Gramsci a far pressione sui tecnici e i politici.

A creare un clima di incertezza, instabilità e confusione sul delicato argomento (e sulla pelle della gente e dell’ambiente) non saranno certo le cerchie di potere vicino a borri, che, dopo aver pagato il prezzo politico imposto dalle rigidità delle sue precedenti posizioni, si è brillantemente smarcato creandosi una rinnovata "verginità".   Un variegato sottobosco politico, di diversa estrazione e motivazione, ha indubbiamente vantaggio all’instabilità. Alla "strategia della tensione" contro la  "pax borriana" che possa portare un vasto movimento cittadino in una posizione "un po’ meno ostile" nei confronti del ricandidante sindaco…

Giuseppe Milito ha riportato la confusione di cui ho scritto nel suo articolo di ieri.  E suo dovere professionale riportare il clima (che a noi piaccia o no..) che si vive.  Con probabilità fa parte della stessa strategia il mettere in giro voci che  vogliono il giornalista già schierato in lista in funzione anti-borri. Le indiscrezioni più lisergiche vogliono il nostro addirittura già lanciato ruolo "assessore alla cultura ombra" … 

Tranquilli ed estranei contro questi giochi di palazzo.

Ci tengo a precisare che questo scritto è personale e non un documento di squola


  
"GRANDE E’ LA CONFUSIONE SOTTO IL CIELO: IL MOMENTO E’ PROPIZIO"  Mao Tze Dong


 


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