Comunicato Assemblea Frontone (PU) 21.2.09

FRONTONE. L’incontro pubblico organizzato sabato scorso presso la SALA PROLOCO dal Costituente comitato di cittadini e da Squola Spa di Pergola, ha avuto un partecipato riscontro tra gli abitanti del comune e una delle parti in causa. Presenti in aula infatti erano il presidente dell’UNPROFOR Comm. Fatica e uno degli amministratori dell’AEFA SRL (l’agenzia che ha sede a ridosso assemblea biomasse frontone 21.2.09dell’impianto e che è l’esecutrice del progetto) l’agronomo Bartolini Marcello. Assente ingiustificata l’amministrazione pubblica di Frontone, soprattutto nella figura del sindaco, visto che si parlava anche dei possibili impatti sulla salute dei cittadini.

Grazie alla professionale esposizione dei due relatori presenti, David Fiacchini Biologo e Giovanni Vantaggi Medico di Medicina Generale e dell’Ambiente, i presenti  sono riusciti ad ottenere una soddisfacente panoramica sulle energie alternative, sul PEAR Marche e sulle Biomasse in particolare.  “Per Biomasse si intendono tante cose”, spiega il dott. Vantaggi, “ tra cui CDR (combustibile da rifiuti), cippato, pellets, gomme , oli combustibili o il pet-coke”.
Insomma si evince che in un impianto autorizzato a biomasse si può bruciare di tutto e di più a svantaggio della salute dei cittadini ed a vantaggio delle tasche dei pochi grazie ai finanziamenti pubblici per “l’ottimizzazione del sistema energetico e sviluppo delle fonti rinnovabili”.
L’agronomo Bartolini precisa che attualmente l’impianto è sott’utilizzato in quanto utilizza solo una potenza termica di 220 kwh (rispetto i 600kwh per ognuno dei due impianti presenti nel progetto approvato ad unanimità dell’amministrazione comunale), è alimentato a solo cippato proveniente da foreste vergini locali e viene utilizzato per il riscaldamento della sede dell’AEFA srl. Alcuni dei cittadini presenti sostengono che la sede dell’AEFA consiste in una sola stanza ristrutturata grazie ai soldi finanziati per il terremoto ed il resto dell’edificio è , “ un secchio buco che perde da ogni dove”. Infatti le altre stanze dell’ex colonia montana hanno alle finestre cartoni al posto dei vetri e i pavimenti del piano terra sono imbevuti di acqua. Crediamo che prima di qualsiasi investimento, con soldi pubblici, per un riscaldamento ad energie compatibili ci sia bisogno assolutamente di una consapevole ristrutturazione dell’immobile e di tappare il più possibile i buchi del secchio per il risparmio energetico.
I dubbi manifestati dai presenti, dal comitato e da Squola spa sono tanti: dubbi sugli effetti che l’impianto avrebbe sulla salute, dubbi sul materiale bruciato in futuro quando non ci sarà più cippato a disposizione a livello locale, dubbi sull’aumento del traffico stradale per il trasporto di materiale proveniente da chissà dove, dubbi sui costi dell’impianto rispetto ad altri ad energie rinnovabili.
il comitato e Squola si riservano, dopo aver analizzato le risultanze dell’assemblea, di organizzare un incontro sulle molteplici criticità ambientali (ma anche sociali e politiche) dell’alta valle del cinisco con le donne e gli uomini che si candidano al  Proprio per approfondire queste ultime sono state programmate uscive informative nell’area"
L’intento del Comitato è quello di vigilare ed approfondire agli impatti “sociale-occupazionale, ambientale e sanitario, turistico-culturale e quindi economico” che la centrale apporterebbe. Tutto ciò affinché la cittadinanza possa democraticamente e responsabilmente pronunciarsi su delle scelte che in ogni modo condizioneranno il futuro delle nuove generazioni:”LA CONOSCENZA RENDE LIBERI DI SCEGLIERE”.

COMITATO BIOMASSE FRONTONE
SQUOLA SPA

www.squola.org


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