Memorie di un consumatore

 
Mi
hanno detto che anche io sono un consumatore. Non me ne ero accorto, per tanto
tempo. Eppure è così. Mi sono distratto un attimo, ed è cambiato il significato
di una parola. Chissà quando è successo.

Che
il concetto di consumatore stesse cambiando, avrei dovuto capirlo dall’apparire
sempre più frequentemente in tv di rappresentanti di associazioni per la tutela
dei consumatori . Mi chiedevo a cosa potessero servire.

 

Io
sulle prime pensavo a quello che avrei potuto consumare, nel mio quotidiano. Mi
veniva in mente un tubetto schiacciato di dentifricio, un paio di scarpe lise,
il motore fuso dell’automobile, l’aria viziata in una stanza chiusa. Consumare
come logorare, dar fondo, esaurire.

Mi
hanno fatto capire che consumare poteva comprendere, ad esempio,  il gasolio per i termosifoni, la benzina nel
serbatoio della macchina, i prodotti per l’alimentazione, insomma ogni cosa
acquistata. Consumare come spendere, comprare, fare uso, sprecare.

Mi
hanno detto poi che ero consumatore anche ogni volta che prendevo il treno, o
spedivo una lettera, o facevo una telefonata. Consumare
era diventato essere utente, aprire un conto corrente in banca, abbonarsi a una
rivista, pagare il ticket sulle ricette.

Tutto
questo l’ho realizzato a posteriori. Sono andato a controllare su un vecchio
Zingarelli del ’68, e ho preso nota che il termine allora stava per “sciupone, colui chi distrugge, compratore al
minuto
”. Io fin lì ero rimasto. Poi ho cercato su wikipedia il nuovo significato: “persona fisica
che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale
eventualmente svolta
”. Illuminante, nella sua incomprensibilità. Curioso, nel prevedere
dove può portarci.

M’immagino
domani il Presidente della Repubblica che si rivolge agli Italiani a reti
unificate con un “cari consumatori”.

Oppure
il Santo Padre, affacciato sulla piazza San Pietro, che porge un affettuoso
saluto ai fedeli consumatori venuti ad acclamarlo.

O
visitatori provenienti da lontane galassie, che atterrano finalmente sul nostro
inquinato e sovrappopolato pianeta: “amici consumatori,
veniamo in pace ad proporvi un bellissimo aspirapolvere ad un prezzo speciale…”

 


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