Do you remember Rock ‘n’ Roll Radio?

RockStation_Volantino-Feb2014


Sabato 8 febbraio, Festa del tesseramento A.N.P.I. Valcesano

anpisday2


Barbara Balzerani a Squola il 1/2/2014

Sabato 1° febbraio 2014, alle ore 17,45 presso lo Spazio Pubblico Autogestito Squola a Pergola (PU) Via V. Arrigoni 1, si terrà la presentazione del nuovo libro della scrittrice  BARBARA BALZERANI “Lascia che il mare entri” (Derive Approdi, 96 pagine) in uscita nelle librerie il mese  corrente.  Con questa iniziativa, Squola, intende   porre sotto i riflettori gli autori di quella generazione, che come scrive De Luca “appassionata di giustizia, perciò innamorata di lei al punto di imbracciare le armi per ottenerla”. La storia, si sa, è scritta dai vincitori. Per i  vinti rimangono carceri di massima sicurezza, regimi e leggi speciali, rifugi politici E la più grave delle sanzioni: l’oblio.  Con la nostra iniziativa vogliamo spezzare questo meccanismo perversamente sanzionatorio e ridare la parola agli sconfitti. Perché  la sconfitta di quella  generazione  fu politica, prima che militare, ma le ragioni di quella Rivoluzione, l’ingiustizia, rimangono, acuite, tutt’ora.

IL LIBRO – Lascia che il mare entri volant

Tre donne nello scenario del secolo delle guerre e delle rivoluzioni. Ultime tracce di un mondo di relazioni cancellato, di un’umanità di cui il denaro che produce denaro può fare a meno.
Storie che provano a restituire voce alle ragioni ammutolite dalla Storia scritta. Storie del tradimento di saperi, dell’inganno del progresso mercantile, del grande affare delle guerre, della rottura del patto con la vita e del prezzo per non averne difeso le condizioni. Storie di sfiduciata resistenza, di subordinate aspettative, di imprevidenza di morte per vanagloria di crescita illimitata.
Tre donne che si passano il testimone nel racconto del rapido consumarsi della civiltà dell’illimitato sfruttamento di ogni risorsa. La stessa che continua a promettere futuro, felicità e benessere, a vendere il proprio modello a chi oggi ne sta seguendo le orme, dopo aver brutalmente compromesso con i suoi punti di non ritorno la riproduzione di un’impronta umana nella vita del pianeta. Dopo aver sterilizzato nei registratori di cassa libertà, diritti, comunanze e mascherato la sua offerta di ogni miseria con gli ammiccamenti alle virtù della sudditanza.
Tre donne che chiudono in un circolo virtuoso le battaglie di una manciata di generazioni per mantenere il senso di sé e il legame con i fondamenti dell’esistenza. Nel silenzio, nell’ascolto, nella riconoscenza verso chi ha tracciato un percorso forse ancora praticabile.

L’AUTORE – Barbara Balzerani barbara

Barbara Balzerani nei primi anni Settanta milita in Potere operaio, poi nelle Brigate rosse, con incarichi nella sua direzione strategica. Al termine di una lunga latitanza viene arrestata e sconta venticinque anni di carcere. Nel 2011, torna definitivamente libera. Nel 1998 pubblica il suo primo libro “compagna luna” a cui segue “la sirena delle cinque”(2003) “perché io, perché non tu”(2009) e “cronaca di una attesa” (2011).

Povera è una generazione nuova che non s’innamora di Euridice (La Giustizia)  e non la va a cercare anche all’inferno. (E.De Luca)

Siamo in Marcia

Spazio Pubblico Autogestito Squola


Bocciato il Piano Regolatore! Vade retro Speculonia

DSC_1189Apprendiamo con soddisfazione della bocciatura da parte del Consiglio Comunale del Piano Regolatore, contro cui ci eravamo opposti fin dal suo faraonico progetto e contro il quale avevamo esposto perplessità e contrarietà all’ex assessore competente e al personale tecnico dell’amministrazione.  Il documento amministrativo di programmazione edilizia che ci fu presentato, per le sue caratteristiche, ci sembrava più guidato da logiche lisergiche  che dalla speculazione, tutto comunque fuorché  dal senso di realismo  e l’idea del buon governo del territorio. Una colata di cemento unica lungo la vallata del Cinisco  tra le frazioni del molino di sperandio a quasi Canneto, che avrebbe  dovuto travolgere Osteria del Piano e l’omonima pianura. Una “New Town” di aquilana memoria con decine di appartamenti, centri commerciali aree verdi e ambulatori. Una colata di cemento degno più della Cina meridionale che del preappennino.

 

La giunta che partorì quella mostruosità amministrativa non era nuova a questi gentili doni agli speculatori. Vogliamo ricordare l’inserimento nel piano regionale escavazioni dell’area di Bellisio  (con tanto di cavatori e tecnici pubblici sotto processo), il mancato voto in sede provinciale del PD su un emendamento che prevedeva lo stralcio del territorio comunale dal piano cave, il dono di quel gioiello paesaggistico del piano rotondo ai fantomatiche “fattorie del vento” e a prestanome ambigui per l’impianto di 12 mulini a vento di 150 metri d’altezza. Uno degli aspetti più inquietanti è il piccolo quartierino  residenziale, completo di tutte le opere di urbanizzazione (dalle piste ciclabili al verde, dalla luce pubblica alla fognatura) piazzato, da una mente folle,  proprio nel mezzo di un area agricola a ridosso dell’area artigianale tra Pergola e Pantana. L’area era stata sanzionata con una azione comunicativa del collettivo lo scorso 25 aprile e solo dopo quell’evento, dopo anni abbandono, sono iniziati i lavori per la costruzione di un immobile. La destinazione d’uso è chiara: abitazione per ragni come gli altri migliaia poste in vendita e in affitto. Chi ha pagato per queste piste di atterraggio per cornacchie?

 

E’ tempo di definire un chiaro modello di sviluppo del territorio, ampio condiviso e partecipato, che ponga l’attenzione  sulla qualità dell’ambiente e le caratteristiche sociali come base stessa di una progettazione lungimirante e  compatibile .  Questo è per il nostro collettivo un punto cardine della nostra azione politica e sarà riproposto con forza in vista dei giochi di prestigio primaverili  che vanno sotto il nome di “elezioni amministrative”

  Spazio Pubblico Autogestito Squola

 


[Sabato 11 Gennaio] Fottutissimi Rock’n’Roll in CONCERTO

A Seguire Dj Gatto & Valerio ..Trash..

fott_100x70_red3


VOGLIAMO IL PARCO!! incontro pubblico 13/12/2013 h 21

manifesto parco1


DAL QUARTO STATO AL QUINTO QUARTO pranzo sociale del decennio!!

PARANZO DEL DECENNALE SQUOLA DAL QUARTO STATO AL QUINTO QUARTO

PARANZO DEL DECENNALE SQUOLA DAL QARTO STATO AL QUINTO QUARTO


Fabriano (An) – Aspettando Letta. Azione comunicativa alla Coop. Re-Novo

1385246_3555569465113_739249442_n


[Sabato 9 Novembre 2013] Gang in concerto

2013-11-09_GANG2


IV NOVEMBRE NIENTE DA FESTEGGIARE

img_8659

Ancora una volta siamo a ricordare una data, il 4 novembre, il cui significato è molteplice e che ricorda la fine di uno dei più grandi massacri della storia dell’umanità.Oltre 600 mila giovani e meno giovani, partiti dalle campagne e dalle città italiane, persero la vita in quel gigantesco macello che fu la prima guerra mondiale.

Una guerra, tra l’altro, d’aggressione da parte dell’Italia.Da allora i potenti, non soddisfatti, ci hanno fatto vivere ben pochi periodi di pace e a farne le spese sono state come al solito le popolazioni di vari stati, le classi subalterne, prima sfruttate nel duro lavoro dei campi e delle fabbriche e poi macellate sui campi di battaglia

Ancora una volta siamo qui a chiederci: a chi serve, a che serve la guerra? Sicuramente non al popolo, non alle future generazioni, non al progresso dell’umanità. Eppure oggi festeggiamo le ‘Forze Armate’ (armate perché, armate da chi e contro chi?). Ancora oggi uomini in armi occupano territori lontani in nome di una pace che sia fatta a immagine e somiglianza del capitalismo, in un perenne conflitto tra chi esporta forzatamente modelli di sviluppo e i cosiddetti barbari

Per fortuna oggi si ha la possibilità di sapere, di informarsi, di leggere e di conoscere, magari anche di porsi delle domande sulla giustezza o meno delle motivazioni che portano ai conflitti. Per chi vuole la guerra, per chi ci fa sopra profitti lucrosi fabbricando e vendendo armi, questo è un problema.

E allora la guerra assume un aspetto diverso, diviene controllo esasperato, tutto rivolto all’interno delle nazioni, viene portata come valore persino nelle scuole; la propaganda alza i toni, poco importa se distribuisce verità o menzogne, essa promette e continua a promettere (benessere, posti di lavoro, futuro radioso).

Ancora oggi ci dicono che invece di costruire case, parchi, dare servizi e reddito dobbiamo costruire aerei e navi, carri armati e cannoni. E allora noi vi chiediamo: pensate veramente che spendere soldi (soldi di tutti noi) per costruire strumenti di morte e addestrare soldati abbia più senso che spendere invece per creare progetti per un futuro diverso?

Contro le politiche del riarmo e le fabbriche della morte. 
Per la convivenza e la solidarietà tra i popoli.

Per il rientro immediato delle missioni militari all’estero.

Per il reddito e garanzia di vita dignitosa per tutti/e.

 Anpi Valcesano


#19o Tenete duro, vi riportiamo a casa – Con Jei Jei e Rafael, liberi tutti!

1391809_223829124443702_833527979_n20 / 10 / 2013

Ieri eravamo in 70 .000 per le strade di Roma. Un corteo grande ed eterogeneo che ha saputo mettere in rete le lotte per la difesa dei territori e per il diritto all’ abitare, migranti, precari, disoccupati, studenti e tutte quelle fasce più colpite dalla crisi e dalle politiche di austerità imposte dall’ UE. Ieri abbiamo chiesto reddito, diritti, dignità, una vita migliore. Questo è il dato da cui bisogna partire, il resto è solo fango di un’informazione ormai totalmente asservita ai dettami di una classe politica che non ha più niente da dire né da rappresentare.

Fra gli arrestati ci sono due nostri compagni, due compagne di Napoli, un compagno di Genova e uno di Caserta. Ancora una volta si mette alle sbarra chi quotidianamente si batte contro gli abusi di chi ci opprime, per un’esistenza degna. Il loro posto è nelle strade, nei picchetti, nelle assemblee e nei territori in lotta, non certo in galera. Due ragazzi conosciuti da tutt* nel territorio in cui vivono, che hanno sempre vissuto alla luce del sole nelle lotte che abbiamo affrontato insieme; arrestati durante una carica spropositata che ha spaccato e ingabbiato il corteo, oggi diventano, insieme agli altri imputati, la legittimazione di una violenza che ha il solo scopo di uccidere sul nascere un movimento con grosse prospettive e potenzialità.

Ma già oggi 20 ottobre nelle strade di Urbino, Pesaro, Fano oltre al solito disco incantato che vuole dividere i movimenti sociali in cattivi e buoni, facendo il gioco dei nostri affamatori, si sentono voci di solidarietà e di vicinanza; anche chi personalmente non conosce Jei Jei e Rafael, alla notizia dell’arresto dei due militanti della provincia, ha reagito con rabbia e sconforto. Questo è il segno che la gente, colpita nei diritti che i cortei del 18 a Pesaro e del 19 a Roma ha visto rivendicare, ha capito da che parte sta il nemico e comincia a capire anche il suo sporco gioco. Il re è nudo.

La solidarietà che questo territorio ha mostrato verso i due compagni è la stessa che sente verso tutti gli arrestati, fermati, picchiati dagli sbirri arroccati intorno ai palazzi del potere nei confronti dei quali si respira sempre più insofferenza e delegittimazione.

Lanciamo sin da subito una campagna di solidarietà attiva  su tutto il territorio, non cediamo alla divisione fra buoni e cattivi, non arretriamo di un passo rispetto alla rabbia e allo schifo verso chi si impadronisce delle nostre vite. Invitiamo tutta la comunità studentesca, le realtà associative presenti sul territorio, i collettivi e tutte quelle persone che vogliono solidarizzare con i nostri compagni a venire domani alle 16:00 all’ assemblea pubblica su quanto accaduto, in cui discuteremo della campagna di solidarietà. L’appuntamento è alle 16:00 alla “ Libera Biblioteca de Carlo “, aula C3 del “Polo didattico Paolo Volponi”. Accorrete in massa!

Solidali e complici con Jei Jei e Rafael e tutt* gli/le arrestat*.

Tenete duro, vi riportiamo a casa!

Collettivo per l’ Autogestione Urbino 

Csa Oltrefrontiera Pesaro


12 Ottobre 2013 – La notte del GattoPozzo

gattopozzo


Giusto o sbagliato non può essere reato

2875081578_7520bd6b79Lo spa Squola esprime la propria solidarietà politica ed umana ai alle ragazz* e a alle loro famiglie di Serra Sant’ Abbondio, colpiti dalla repressione brutale e violenta , rei soltanto di aver attuato una delle forme più efficaci ed agibili di lotta alle mafie: l’autoproduzione delle non- droghe.

Illegale non è e non può essere ne una pianta ne la sua coltivazione, ma è lo Stato quando emana una legge (repressiva e carcerogena) che in maniera palese favorisce l’interesse della mafia. L’autoproduzione è resistenza e non illegalità quando una legge dello stato, a firma del post fascista Fini e del Komeinista cattolico Giovanardi, equipara il possessore di due grammi di “fumo” allo spacciatore internazionale di eroina, quando mette sullo stesso piano sostanze di sintesi con una naturale farmacopea come i derivati della Canapa Indiana. Lo stato non è solo illegale ma anche criminale, quando ogni anno decine di persone vengono tombate in sepolcri di cemento chiamati carceri e li spesso si suicidano , colpevoli di detenere un grammo d’erba oppure due piante.
E’ lo stato ad essere mafioso quando non riconosce l’alto valore terapeutico di una pianta, valore conosciuto da millenni e riconosciuto in tutta europa e nei puritani stati uniti. Dentro questo quadro auto produrre a scopo ludico o terapeutico è gesto di grande valore morale e uno dei più efficaci deterrenti nei confronti della grande criminalità internazionale, che su queste leggi liberticide costruisce le proprie fortune. Dentro questo quadro il nostro collettivo si dichiara da sempre irriducibilmente antiproibizionista e fautore non della sola liberalizzazione ma della LEGALIZZAZIONE di questa eccezionale pianta, la Canapa Indiana e i suoi derivati e si batterà per l’uscita da uno oscurantismo culturale e giuridico durato anche troppi anni, che troppi danni e morti ha fatto.

ganjaLa nostra non sarà solo una resistenza ed una battaglia ideale: ci dichiariamo disponibili ad offrire consulenze legali a tutte le persone che cadranno nell’ingranaggio repressivo, sostegno morale e materiale per quanto sia nelle nostre possibilità . A dare senso circolare alla nostra storia, che iniziava dieci anni fa con iniziative antipro, in ottobre costruiremo insieme un momento sociale destinato ad approfondire la cultura del consumo critico e della produzione, le pratiche di autotutela da leggi liberticide e a favore di un impiego terapeutico realmente fruibile della canapa.

I Partigiani ce lo hanno insegnato, Erri De Luca lo ha ribadito

QUANDO LO STATO E’ ILLEGALE — L’ILLEGALITA E’ RESISTENZA

e non un reato.
Spazio Pubblico Autogestito Squola


Domenica 1 Settembre – Banco del bene comune

BBC


Ricordando la Liberazione di Pergola

liberazione


Nuovo singolo dei PollyRock


Sagra di San Precario – Tre sere di cene con specialità regionali

Copia di magnamagna


Sabato 13 Luglio – Firmiamoli

loc_3leggi~01s loc_rifiutizero~01s


[29 Giugno] 1/2 Tacca Rocc Festival

 

 

 

SCARICA FOTO

MTRF1MTRF2MTRF3manifesto_mezza-tacca_mod01


[22 Giugno] Il sogno del partigiano Sam // [23 Giugno] Battaglia di Paravento

Panichi3B-paravento3