Category Archives: Generale

28-29-30 settembre 2012 Jesi – “Il Movimento che trasforma”

Social Meeting

28-29-30 settembre 2012 Jesi (AN)

il Movimento che trasforma

I Centri Sociali nel tempo della crisi tra soggettività, conflitto e cooperazione sociale

Per il pernottamento e per usufruire del servizio pasti occorre effettuare la prenotazione

[8-9 Settembre 2012] GARA INTERREGIONALE DI HANDBIKE – IV ° TROFEO RULLIANO

Programma manifestazione 8 e 9 settembre 2012….. Continue reading


[Pergola] 21/22 Luglio – Mountain Trash Night

Scarica il volantino PDF

Vivere sportivamente la montagna è sostenibile?

Sabato 21 e domenica
22 Luglio presso il CS “Squola” di Pergola si svolgerà la “Festa della montagna”; tale iniziativa è organizzata dal Gruppo Amici della Montagna Valcesano ed avrà la finalità di far vivere e, allo stesso tempo, valorizzare luoghi nascosti dei nostri monti.
L’evento centrale della manifestazione avverrà il sabato pomeriggio ore: 18 con il convegno: “Vivere sportivamente la montagna è sostenibile? Un codice di autoregolamentazione è possibile?” dove si cercherà di confrontare ed avvicinare le due anime che amano la montagna ed i suoi luoghi incontaminati: quella sportiva (trekking, arrampicata, speleologia, ecc…) e quella ambientalistica. Questo perché spesso queste due attività si vedono in contrasto; nell’incontro si cercherà di trovare un punto di vista comune con la finalità di preservare ed allo stesso tempo vivere la montagna in modo partecipe e responsabile. Continue reading


[Squola libri] Presentazione del libro “Il monte catria”


Baldelli’s Expedition Rescue – blizzard 2012

Epoca tributa giustamente una speciale copertina del proprio periodico (a quanto il Times?) all’eroica impresa di soccorso compiuta dalla spedizione del valoroso sindaco hymalaiano Sindar Baldelli e dai  suoi tenaci sherpa. Una piccola comunità di aborigeni rimane isolata a Faeto di Monterolo (quota 6200 metri slm tra il K2 e il Kakenjonga ). Non restava che organizzare una spedizione di soccorso!! Il nostro sindaco ( lustratore di centri storici, inventore della woodstock del tartufo e  rinverditore dell’asse Roma – Berlino) arruolati i piu valenti alpinisti del <rolo’s moutain alpine club,  gente del calibro Antonio  Baldelli ( parete nord di Ferbole in solitaria, Fenigli cresta ovest in stile alpino) e Marta Orfei (a  Yosemity Valley la chiamano la donna di gelo) coadiuvati da una squadra di Sherpa della feroce tribù dei CaribeeNear che, al richiamo del sindaco, tosti lasciavano le loro armi etilometriche per impugnare la piccozza.

Fedele al motto di illustri antenati (noi tireremo diritto) la spedizione degli arditi ha aperto una temeraria nuova via sulla inviolata parete nord di Rolo’S Mountain e raggiungevano  i disperatati abitanti proprio mentre si stavano facendo uno spritz durante l’intervallo della partita di champions

 


Marche – Obbligo di dimora per attivista dei centri sociali

Marche – NoTav, libera la Valle, liberi tutti, subito!

Comunicati Centri Sociali Marche / Assemblea Permanente Movimenti Marche

26 / 1 / 2012

– Comunicato Centri Sociali delle Marche

Questa mattina, su ordine della Procura di Torino, è stata condotta da parte delle forze di polizia un’azione di natura repressiva in relazione alle mobilitazioni contro la realizzazione della linea ferroviaria Tav Torino-Lione del giugno e luglio scorsi, azione che ha colpito un attivista civitanovese della rete dei Centri Sociali delle Marche, raggiunto da un provvedimento di obbligo di dimora.

Consideriamo gravissimo quanto compiuto da parte della magistratura torinese attraverso l’adozione di provvedimenti di arresto e misure restrittive della libertà personale, che a sei mesi di distanza dagli eventi, tradiscono la loro natura intimidatoria.

Assistiamo ancora una volta al tentativo di trasferire forzatamente su un piano giudiziario e di ordine pubblico questioni di ordine politico e sociale decisive per la vita democratica del paese, come quelle rappresentate dal movimento NoTav nella battaglia contro la devastazione ambientale e a difesa dei beni comuni.

Respingeremo questo tentativo con la stessa determinazione che il popolo NoTav oppone alla militarizzazione della Val di Susa.

Liberi tutti. Liberi subito. A sarà dura!

Centri Sociali Marche

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LE CAVE: TRA VON MASOCH E IL BIPOLARISMO (comunicato)

« La virtù non consiste nei principî, ma unicamente nell’amore. »

(Leopold von Sacher-Masoch, L’amore crudele)

 

 

Francamente stupisce e lascia costernati l’assoluta incapacità di aderire alla realtà e l’autoreferenzialità  di quelle che, con forse con un pizzico di superbia, continuano ad autodefinirsi “forze politiche” cittadine.

Tanto per capirci lettore sono quelli che stanno dietro gli stemmini e gli scudetti che adornano farneticanti manifesti con cui tappezzano la città in maniera virale dopo che, una delle due cosche in questione,   ha fatto di tutto per cacciare l’unico giornalista presente e voce libera, sostituendolo con un pennivendolo interinale.   Se dietro ognuno di quei simboli, richiamanti cosche, gang, partiti  spesso cosi assurdi da sfiorare il lisergico, ci fossero anche solo tre cittadini, potremo parlare di alta partecipazione democratica.  Ma spesso non c’è neanche questo.  Si veda lo psicodramma per la bacheca del “partito repubblicano italiano”  di qualche anno fa.

La casta politica cittadina è quella che spesso vedi in defilé osceni durante  i momenti di animazione sociale della città. Arroganti, superbi, assolutamente  riferibili solo a loro stessi e ai sudditi di più stretta osservanza. Il loro avvistamento è più probabile  durante le carnevalate elettorali, proprio come i rapaci durante gli amori. Durante  il periodo dell’accoppiamento con il cittadino-elettore mutano le caratteristiche comportamentali e diventano melliflui, accondiscendenti al limite della viscidità e decisamente  più propensi al sorriso e alla socievolezza.  Gli antropologi parlano  questo atteggiamento come di “raffinate tecniche di caccia”. Continue reading


Accade alla Maddalena di Chiomonte


E’ TORNATO MARCHINO L’AFRICANO!!!!


TIRA UNA BRUTTA ARIA! – NO AL MAXI EOLICO

no al MAXI EOLICO

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TIRA UNA BRUTTA ARIA..”NO AL MAXI EOLICO SUL “PIANO ROTONDO” A PERGOLA!
Se avessimo avuto i soldi di multinazionali, come la Merloni Energia, avremmo acquistato pagine sui quotidiani nazionali o sulle tv commerciali, se avessimo avuto studi legali e di consulenza tecnica come chi “burattina” dietro le fattorie del vento e tutte le varie società fittizie, avremo sommerso uffici comunali e procure di ricorsi (che comunque facciamo), se avessimo conoscenze importanti avremmo parlato con le “persone giuste” per evitare la realizzazione di un mostruoso parco eolico dotato di 10 piloni di 150 metri d’altezza su uno dei crinali collinari più belli di questo, disgraziato, angolo di entroterra. Strade di servizio, elettrodotti, centraline di scambio, sbancamenti per centinaia di migliaia di metri cubi di terreno appena più a sud dell’ormai famigerata “Sun” Lorenzo in Campo, dove la rapacità di imprenditori capaci solo di far soldi speculando sugli incentivi pubblici e la compiacenza di una giunta comunale inerte quando non complice, ha trasformato uno degli ambiti a più spiccata vocazione agricola in una sterminata distesa di specchi fotovoltaici senza soluzione alcuna di continuità.

Ma noi non abbiamo ne i soldi, ne le conoscenze, ne gli studi legali.
Noi però abbiamo un sogno: vivere su questa terra. Vivere, non sopravvivere. Vogliamo poter partecipare con le nostre idee e i nostri progetti, allo sviluppo, sostenibile e partecipato, di questi territori.  L’ambiente per noi non è un vezzo da salotto borghese, ne una simil fede da pasdaran verdi, è l’unica carta da giocare per poter continuare a vivere su questi territori. Ed è per questo che difenderemo la nostra terra contro i mostruosi mulini a vento della “garbino eolica” con la stessa forza della ragione con cui abbiamo fermato i buldozer e le mine dei cavatori.

TIRA UNA BRUTTA ARIA IN ALTA VALCESANO
Per noi, sabato 5 febbraio 2011, è iniziata la “campagna di primavera”. Le militanti e i militanti del Network Sociale Squola Spa, dopo aver realizzato uno striscione di 25 metri quadri grazie alla sapienza e all’impegno di tecnici del settore delle confezioni di alta moda, con un sapiente lavoro di squadra tra alpinisti, speleologi, fotografi e semplici portatori, lo hanno posto a circa 50 metri d’altezza sopra la strada che unisce la valcesano al fabrianese. Lo striscione che garrisce sulla falesia ovest (Madonna del Sasso) del Monte Romano di Bellisio, (si proprio quello che doveva essere smontato dai cavatori) e ricorda che iniziata la campagna di mobilitazione per fermare l’ennesima speculazione. L’appuntamento per tutte e tutti è all’assemblea pubblica sul tema convocata per VENERDI 11  FEBBRAIO ore 21  a  San Vito sul Cesano.
Li fermeremo con la forza delle nostre idee e la violenza dei nostri sogni.
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SQUOLARI e OPERAI manifesta fiom Ancona 28.1.11


I Black Block non esistono

I black block non esistono più. Di più in Italia non sono mai esistiti. Sono una pratica politica e una tecnica militare nata in Germania  negli anni ottanta sviluppata negli stati uniti e che ha avuto il suo massimo di esposizione mediatica durante le contestazioni al G 8 di Seattle nel 1999.

Può far  comodo alla destra italiana evocarne gli spettri immaginare cupole direttive di immaginari professionisti della violenza, costruirne teoremi che in linea diretta fanno discendere questi odierni cavalieri dell’apocalisse dalle BR a Bersani. E a organizzarne la repressione. Non è perché è criminalmente passato il teorema Calogero nel 1979 possa ora apparire credibile una tale favolistica teoria del complotto, nemmeno ad una casta giudicante servile e a tratti lisergica come quella attuale.

Altrettanto favolistica e autistica  ne è l’interpretazione-scappatoia degli “infiltrati che creano violenza” per oscurare la manifestazione dei buoni e puri che tutti in fila e ordinati reclamano i giusti diritti.  Anche questo è un armamentario teorico (in gran voga nel PCI) che non trova riscontro nei fatti. Sbirri mascherati ce n’erano come ci sono sempre stati ma non erano assolutamente loro a gestire le dinamiche di piazza. La Turco e tutta la antica accozzaglia non si stracci le vesti come una escort belusconiana qualsiasi. Può essere doloroso ammetterlo ma in piazza a Roma si è autorappresentata una generazione e un blocco sociale inedito nelle forme radicale nelle pratiche. Nessuno lo rappresenta. Si rappresenta da sola nelle sue direttive politiche e nelle sue pratiche. Si auto-rappresenta. Ed esprime, rappresenta, un malessere che va oltre la Gelmini, Berlusconi. Mette in discussione critica un intero sistema sociale e di produzione. Manda completamente in palla e smaschera un sistema politico e di rappresentanza. Porta i nodi al pettine. Lo fa con i caschi e i passamontagna. Si coprono il volto per farsi vedere. Per dare visibilità ad una situazione sociale dolorosamente precaria, stuprata nei desideri, rapinata di futuro. Un anelito di speranza li porta ad un passo dai simbolici palazzi del potere e della farsa cosi lontana dalla loro crudele vita materiale. E li rappresentano il loro malessere.

Il potere schiera il tutti i suoi saltimbanchi e ciarlatani e tutti vogliono la “presa di posizione” vogliono la presa di distanza. La lavagna dei buoni e dei cattivi. E’ un gioco antico. Lo conosciamo e sembrano conoscerlo anche la generazione che nasceva mentre noi raccoglievamo i cocci del Muro di Berlino. Non ci stanno e non abboccano. Bersani e tutti i burattini potranno scalare tutti i tetti che vogliono. Li accoglieranno li ascolteranno e poi, giustamente, faranno quello che vogliono.

E ragioneranno insieme, nelle facoltà, nelle fabbriche, nei bar e al centro sociale Rivolta di Mestre il 20 e 21 gennaio. Per dare testa autonoma ad un corpo le cui gambe e braccia hanno gia dato ampia dimostrazione di vitalità. E’ un sogno e lo so. Capace di regalare notti insonni ai potenti. In attesa della prossima eccedenza, compagni, continuiamo a lavorare.

Come il 14 dicembre, può succedere sempre.

AccaCiEllE


A NATALE PUOI…

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Masdar, già ribattezzata la prima oasi a impatto zero, sarà alimentata per il 100% da

Masdar, già ribattezzata la prima oasi a impatto zero, sarà alimentata per il 100% da fonti rinnovabili ed energia pulita. Il suo nome in arabo significa sorgente, e proprio unasorgente di energia alternativa, vuole essere. I lavori per la costruzione della prima eco-città nel deserto sono già cominciati, ma Masdar verrà inaugurata solo entro il 2020. Tra i tecnici e gli ingegneri che partecipano al progetto ci sono gli esperti del Masdar Institute of Science and Technology e i ricercatori della Mit Universitydegli USA. Per la realizzazione di Masdar, solo una delle Eco-town in costruzione nel mondo, serviranno circa 22 miliardi di euro, ma non ci sono problemi di denaro negli Emirati Arabi Uniti e lo Stato già in passato ha aderito o è stato oggetto di molte iniziative ecosostenibili, come il green hotel di Pamela Anderson, o come ilprogetto PRT, per il Transito Rapido Personale, un sistema di eco-taxi elettrici per garantire lo spostamento nella città e una ferrovia leggera per collegare Masdar all’aeroporto internazionale di Adu Dhabi.


LETTERA APERTA AL COMPAGNO STEFANO RODOTA’..

Sul suo articolo sul milione di firme del referendum dell’acqua pubblica, apparso su "Il Manifesto"
Al mio compagno Stefano e a tutti gli altri
Compagno dall’etimo “colui con cui dividi il pane” in questo caso un pane ideale, politico.
Non stiamo, almeno non il noi del collettivo politico in cui milito, Squola (e quelli della più ampio consesso regionale “le comunità resistenti delle Marche”) cercando di “aprire contraddizioni” ne di pettinare bambole. Noi stiamo in piazza a lavorare e far affollare banchetti perché crediamo sinceramente che questo atto politico sia un gesto di sovversione e disarticolazione del nostro violento presente e costituisca una interessante base, anche queste tutta politica e formidabilmente radicale, per la costituzione di una resistenza costituente per la costruzione di una moltitudine in cammino verso il famoso “altro mondo”, quello non solo possibile ma fortemente auspicabile (e alla svelta!). Siamo troppo stanchi la sera per uscire e attaccare manifesti (beccarci denuncie) fare riunioni, macinare chilometri per costruire riunioni e incontri con gente sensibile dei paesi vicini se non fossi certi della rivoluzionarietà di questo momento.
Questa prima fase sta volgendo al termine ma anche noi stiamo costruendo quella dopo. Quella che permetta di costruire l’attrezzo indispensabile, il grimaldello, capace di scardinare, di liberare le energie sociali annichilite da crisi e anni di studiata strategia bi-partizan che le voleva solo bestie da audience e carnevalate elettorali. Noi vogliamo sfruttare questo tempo per costruire il “soggetto nuovo” di cui parli. Quello che non subisce, ma detta le agende, che non risponde a ordini eterodiretti ma discute in assemblee. Non puoi immaginarti la carica di sorridente sovversività che abbiamo intercettato in questa campagna. Nelle casalinghe, nei ragazzini, negli orantorianti e in quelli equosolidali. Gente capace di mettersi il passamontagna (e “con  gioia”). E quelli che invece, anche no. Tutti comunque fortemente candidati alla costruzione del “soggetto nuovo”. Il soggetto altro, lo lasciamo agli “studiati” il compito di “capirlo”. Noi vogliamo costruirlo con tutta la sua carica di radicalità, autonomia e visionarietà. Insomma vogliamo “assembleare” (fico no questo termine?) uno strumento atto a questi tempi.
E tempo d’estate e in questa “vacanza” ci dedicheremo a questa opera di “costruzione”. Con assemblee, dibattiti, feste, azioni. Lo faremo in questi posti e lo faremo  con i compagni di avventura che hanno portato questa provincia cosi “mediocre” (nel senso di media) ad essere ai vertici nazionali nei ratios delle firme su votanti.
Non insozziamo fedine per liberare spazi pubblici  inutilizzati da anni, per pettinare bambole e farci canne (ma anche si). Lo facciamo per aprire spazi innovativamente pubblici, sociali, capaci di essere humus, ossa, per quello che chiami “soggetto nuovo”.  Per quest’estate l’appuntamento è li, alla Ex Cantoniera   di via molino del signore a Pergola (PU).
Se verrai, come per tutti gli altri, non ti daremo il benvenuto. Da noi non si usa dare il benvenuto a chi è già a casa sua.
Uno tra gli altri
Squola Spa – Pianeta Terra

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PERGOLA (PU), VIETNAM

Ad un primo impatto potrebbe sembrare il set cinematografico di un  un restairling di “apocalypse  now”  o le foci del Mekong nel 1973.  Invece non è ne il napalm ne il noto defogliante cancerogeno “agent orange” con cui le truppe statunitensi sono note appestare le proprie colonie per stanare i “ribelli” dalle jungle,   ma semplicemente  la “scorciatoia” con cui RFI (Rete Ferroviaria Italiana) ha  deciso di fare manutenzione alle linee ferroviarie irrorando la vegetazione prossima ai binari con defoglianti e diserbanti.  Non è solo l’aspetto che presenta la vegetazione dopo il trattamento (perdita completa di foglie, ingiallimento dell’erba e i rami che appaiono bruciati – vedi foto) a ricordare le risaie vitnamite “trattate” ad “agente orange” ma anche una delle componenti del diserbante-defogliante utilizzato: il “glyphosate”.

RFI (ammesso e non concesso che confermi l’utilizzo) non sarebbe ne la prima ne l’unica amministrazione ad impiegare in maniera massiccia l’uso del GLYPHOSATE  nonostante le proteste e le interpellanze verbali e scritte nei consigli delle regioni Toscana, Sardegna, Val d’Aosta e Sicilia .  Nonostante le proteste ANAS e le amministrazioni provinciali,  per i tratti stradali di propria competenza, continuano pratica del controllo della vegetazione di prossimità delle sede stradali  mediante l’indiscutibilmente economico sistema dell’erogazione di defoglianti.  Nonostante la varietà di nomi commerciali in genere i prodotti utilizzati per queste pratiche di controllo della vegetazione si basano tutti   sul  Glyphosato e nella media sono sotto brevetto da parte della multinazionale statunitense della modifica genetica Monsanto, giornalisticamente nota per aver falsato gli studi sull’impatto ambientale.  Il Glyphosate, inoltre, seppure in basse concentrazioni, ha comprovati effetti nocivi sia sugli animali che sulle persone (le quali lo assumono anch’esse col contatto alimentare).
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E’ la Democrazia cittadina ad essere in mutande


E’ la Democrazia cittadina ad essere in  mutande.

Da quando una rivoluzione armata, 65 anni fa, ha imposto ad una nazione divisa da una guerra civile un regime democratico, questa parola, sconosciuta al lessico nazionale, pur svuotata negli anni di sostanzialità, è rimasta sempre e comunque di grande moda.

Nessun politico può esimersi dall’evocare  il “feticcio democratico” per aver un minimo di presa elettorale. L’abbiamo vista associata ai più svariati aggettivi, da quella cristiana a quella proletaria passando per liberale e anche partecipata. Se esaminiamo gli ultimi anni di vita pubblica nella città di Pergola il termine che riteniamo più appropriato sarebbe  “democrazia autistica”.  La nobile arte di “fare polis” tramutata in gestione esclusiva del potere,  governo dell’appalto, esibizione di retorica e walzer di poltrone.  “Beni comuni”  da oggetto di tutela e promozione di sviluppo, diventano scorte per fare cassa, spartire un po di soldi e potere, al limite sistema per fare bilancio. La banda che vince la lotteria elettorale impera blindata nel palazzo, salvo uscire scortati e bardati di fasce tricolori per qualche carnevalata ufficiale.  I consiglieri ratificano quanto deciso dai vari ras di turno. Continue reading


Può sembrare un CORRIMANO invece è una vittoria!!

Dopo la casa per il compagno sfrattato PIETRO una altra vertenza per i compagni di "territorio mondo"
ass territoriomondo

questa è la gente che voglio come compagni
Associazione TERRITORIO MONDO

Sassoferrato 22 aprile 2010

L’associazione Territorio Mondo, che opera nel comune di Sassoferrato nell’ambito del sociale,
in occasione della prima riunione del nuovo Consiglio Comunale dei Ragazzi, prende atto che dalla sala pre-consiliare alla Sala Consiliare vi sono dei gradini piuttosto alti e non vi è un corrimano che consenta a chi ha problemi di deambulazione di accedervi.ass territoriomondo
Visto ciò, l’associazione Territorio Mondo fa subito la proposta di installare un adeguato corrimano, la quale viene prontamente accolta dall’attuale Amministrazione Comunale.More…
Dopo aver presentato la specifica domanda, come prassi richiede, i tempi di realizzazione sono stati sostanzialmente quelli burocratici.
Un ringraziamento va, inoltre, all’opera dei tecnici che hanno reso possibile la realizzazione del corrimano.
Questa è stata la prima battaglia vinta nella lunga guerra contro le barriere architettoniche dall’associazione .
Preso atto della risposta data al problema da parte degli organi competenti, confidiamo in un buon proseguimento su questa strada.

Il presidente                                                                      
Adriano Minetti

vice presidente
Graziella Carovana


[25 Aprile] No Partizano, No Party


Lorenzo, Michela, Riccardo: Liberi subito!


Una storia di ordinaria follia

Perugia: arrestati tre attivisti del Csoa Ex Mattatoio
Lorenzo, Michela, Riccardo: Liberi subito!
11 / 4 / 2010

Quella che stiamo per raccontare è una storia di ordinaria follia. Non sappiamo come definire altrimenti quello che è capitato ieri sera a Lorenzo, Michela e Riccardo, tre attivisti del Centro Sociale Ex Mattatoio.

I tre si trovavano nella centralissima Piazza IV Novembre e stavano bevendo una birra insieme ad altre persone, in attesa di mettersi in macchina per raggiungere Fabriano per assistere al concerto degli Assalti Frontali, in programma al CSA Fabbri. Tre loschi individui si sono avvicinati chiedendo loro di esibire i documenti senza mostrare nessun distintivo. Uno dei ragazzi ha chiesto quale fosse il motivo del riconoscimento ricevendo come risposta insulti e spintoni. Gli animi si sono surriscaldati e sul posto sono arrivate due volanti. Lorenzo, Michela e Riccardo sono stati malmenati, ammanettati e portati via sulle vetture che partivano a sirene spiegate verso la questura. Nel frattempo un altro ragazzo, che aveva ripreso l’accaduto con il videofonino, è stato aggredito da altri poliziotti in borghese.

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