Category Archives: No cave

AUTUNNO 08: ED E’ SUBITO CALDO.. (foto manifesta squolastiche settembre 08)

PESARO 18.9.08 – PRESIDIO DI FRONTE AL TRIBUNALE DEL COMITATO NOCAVE E SQUOLA – NO ALL’APERTURA DELLA CAVA DEL BIFOLCO E PER UN PROGETTO DI SVILUPPO PARTECIPATO E COMPATIBILE

presidio no cave - pesaro 18.9.08

RESTO DEL CARLINO 19.9.08 -

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BIFOLCO: CON NOI O CONTRO…


Comunicato congiunto del Comitato NOCAVE  di Bellisio di Pergola e dello Spazio Pubblico Pluri Sgomberato SQUOLA

incazzata nera

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Mercoledì 27 agosto si sono riuniti i responsabili del
Coordinamento dei cittadini contro le Cave di Bellisio e il direttivo della
Squola e Amici della Montagna che con l’ausilio di un legale e di tecnici del
territorio si è rilevato che sembrano molte le incongruenze citate nel
documento di Valutazione di Impatto Ambientale relativo alla Cava del Bifolco
appena approvato dagli organi provinciali. Si poterebbe ipotizzare che il
documento contenga lacune ed omissioni e quindi possa essere facilmente
impugnabile.

 


Queste contestazioni, corredate da valutazioni tecniche,
verranno inviate alla provincia di Pesaro, al Comune di Pergola e a tutti gli
organi competenti affinché siano citate e tenute in debita considerazione alla
Conferenza dei servizi che deciderà sull’approvazione del progetto della cava.

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V.I.A libera alla Cava del Bifolco (Bellisio di Pergola)

Lo attendevamo per settembre..è giunto adesso. Gli organi tecnici della provincia hanno dato il nulla osta con molte prescrizioni alla cava in uno dei luoghi più ambientalmente delicati del comune di Pergola. E’ uno dei 3 passaggi autorizzativi della escavazione. I primi due tecnico amministrativi il terzo politico. Dopo la Valutazione di Impatto Ambientale VIA seguira una analisi della rispondenza del progetto di cava alle leggi e normative in materia e quindi..il momento più atteso:  la CONFERENZA DI SERVIZIO.  Questo passaggio prevede un confronto  diretto tra i due enti interessati: comune di Pergola e provincia di Pesaro.  Il parere negativo di  uno solo dei due enti  ha il potere di bloccare  l’iter.  La ragione vuole che  una amministrazione che  ha presentato  delle osservazioni contro la cava VOTI CONTRO  in Conferenza dei Servizi bloccando la rapina ambientale.  La società civile non rimarrà con le mani in mano: è gia stata convocata  una riunione  dal Comitato  contro la Cava del Bifolco in  agosto dalla quale uscira una linea comune ma  articolata di opposizione  al progetto.  Il  Bifolco,  dopo l’ampliamento della cava Buzzi Unicem e  l’autorizzazione di quella di Coldorso (serra san’t abbondio)  e la messa in opera dell’ecomostro  che va sotto il  nome di impianto di raffinazione di  inerti di Poggetto, indica la svolta. Se passa l’intera area diverrà  area  di rilevanza  estrattiva con conseguente facilitazione di tutte le procedure di apertura di cave in primis quella prevista per Madonna del Vado (Pergola). Il fronte è compatto la campagna elettorale avviata…

DOCUMENTO INTEGRALE DELLA VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE SULLA CAVA DEL BIFOLCO (Bellisio – Pergola) via su bifolco – osservazioni.pdf


QUADRILATERO NORD? DICIAMO UN “NO GRAZIE” CHIARO E TONDO!!


[Articolo Corriere Adriatico del 23-05-08]

Al peggio non
c’è mai fine. La proposta, avanzata dalla Camera di commercio,
  di realizzare una nuova rete di assi viari
assieme alla volontà espressa di utilizzare il nuovo modello gestionale
sperimentato con la
Quadrilatero spa , la dice lunga su quello che questi
territori
  devono aspettarsi nel prossimo futuro: interventi infrastrutturali fortemente invasivi fino al punto da
cambiare la morfologia
  di intere
zone,
  nuove cave, conseguenze
ambientali, paesaggistiche e di visibilità panoramica che non potranno più
essere sanate, compromissione definitiva di quella che è la reale vocazione
dell’intera provincia: il turismo e, cosa più importante, il rischio di
  vedere, dopo la privatizzazione dei servizi
essenziali, ulteriormente espropriati gli enti locali dei loro poteri di
programmazione e di controllo. Si, perché se dovesse passare la linea
sperimentata con il Piano Area Vasta (Marche del Sud)
  i Comuni interessati potrebbero non avere più
voce in capitolo né sulle questioni urbanistiche né su quelle economiche legate
ai progetti,
  ma tutto cadrebbe sotto
l’egida di una spa.
Un bel passo avanti per la democrazia! Di fatto, un
azzeramento dei Piani Regolatori Generali; insomma, un progetto pilota per una
“nuova” geometria finanziaria. Un modello giudicato vincente, ma vincente per
chi? Certo non per chi sarà fuori dal Consiglio di Amministrazione della
società, di sicuro non per la popolazione che non ha chiesto né altre cave nè
superstrade su cui pagare il pedaggio. In definitiva nulla di innovativo…ma
solo il solito copione!

Lupus in Fabula – Squola – Spazio Pubblico Pluri_sgomberato


GIULIANO FERRARA NELLE MARCHE?? INCONCEPIBILE!!

Ferrara,
le Marche non ti concepiscono!

Quando Ferrara sarà a Pesaro ed Ancona
gli faremo sentire il nostro dissenso!

 
Grande novità alla corte dei politici d’Italia:
una lista “ tutta nuova ” per una proposta politica che puzza di vecchio ..
meglio, di Medioevo. La lista si chiama “ Aborto? No grazie!” e il suo paladino
che si erge a difensore della vita si chiama Giuliano Ferrara.

  giuliano ferrara inconcepibile
Il suo attacco non si limita solo alla legge
194, che ad oggi risulta essere una delle migliori norme in merito a questioni
sociali; quella a cui stiamo assistendo è un’espropriazione della sessualità,
una decisa volontà di attuare dispositivi che mirano al controllo sui soggetti,
sui corpi, sulle forme di vita e anche sulla riproduzione, garantendo il perpetuarsi
di forme repressive che minano la nostra autonomia, la nostra possibilità di
scelta, il nostro diritto all’autodeterminazione.

 
Mentre Ferrara propone la moratoria sull’aborto
nella quale il feto si considera un soggetto giuridico del quale difendere il
diritto alla vita, ignora completamente quelli che sono i diritti e le esigenze
delle donne che – invece di essere soggetti liberi di scegliere se e quando
diventare madri – diventano semplici incubatrici che Continue reading


Verso le elezioni del 13-14 aprile: Il VOTO (in)UTILE???


Premesso che come collettivo non abbiamo individuato, nell’attuale contesto, prassi politiche oppure formazioni "più migliori" da votare, ci sembrava giusto però dare rilievo al gesto del "non voto" come gesto che ha una sua forte e caratterizzata dignità politica. Per evitare che croci a tutta pagina o gran gite al mare o in montagna possano venir strumentalizzate abbiamo deciso di pubblicare questo articolo "tecnico" che può orientare meglio i/le compagn* che stessero maturando questa scelta.

astenzione?

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“LO SCRIGNO DELLA MONTAGNA” I NOCAV partono..da Sotto (Belliso 22.2.08)

E’ l’articolo che un compagno che scrive su “Liberazione” ha
fatto dopo aver assistito alla giornata del 22.2.08 a Bellisio e fatto una
intervista. L’emendamento di luglio 07 peggiorativo della legge regionale e
contente la “norma Bifolco” fatta per poter aprire la cava a avuto tre voti
contrari e non di tutto il PRC (Michele Altomeni PRC, Binci SD e D’Anna AN) ma
siamo in campagna elettorale…

Se torniamo
indietro..è per prendere la rincorsa!!

Mimmo


  

di Lorenzo Allegrini

«Una cava è per sempre» vale a dire compromette per sempre, avverte uno
striscione appeso alla parete. Il cinema di Bellisio Solfare, frazione di
Pergola, è pieno. Ci saranno duecento persone, giovani, anziani e famiglie, che
occupano tutte le sedie o rimangono appoggiati alle pareti per ascoltare le
meraviglie della grotta del Mandorleto, «uno scrigno sotto la montagna» come il
titolo dell’iniziativa. Continue reading


GROTTA DEL MONTE ROTONDO

 
Video sull’esplorazione della grotta del mandorleto del monte rotondo. 

 

 


[VENERDI 22 FEBBRAIO] UNO SCRIGNO SOTTO LA MONTAGNA

Venerdi 22 Febbraio 2008 ore 21

Ex Cinema di Bellisio Solfare – Pergola
(PU)

presentazione
della

ESPLORAZIONE GROTTA DEL MANDORLETO

del
Monte Rotondo

 



Parteciperanno:

Giampiero BurattiComitato NOCAVE
di Bellisio Solfare


Samuele CarnevaliSpeleologo
e realizzatore del video sulle esplorazioni


Sandro MarianiGeologo e spelologo
del team esplorativo Mandorleto


Marco BaniBiologo


Conclude

Mimmo DallagoSquola Spa


Durante la serata saranno proiettati dei
video sulle esplorazioni delle nuove grotte scoperte


COMITATO NOCAVE – SQUOLA Spa


www.squola.org

 


Da Cavopoli al Mandorleto – Nuova segnaletica stradale

  

In ossequio alla nuova tendenza dominante nelle politiche di sviluppo locale multi livello (regione – provincia – comune), è partita la nuova campagna comunicativa dello Spazio Pubblico Pluri_sgomberato Squola incentrata sul rapporto Sviluppo –Territorio.
La nostra “campagna” vuole stigmatizzare la schizzofrenia che pervade le politiche locali, coniuganti turismo sostenibile, agricoltura biologica, fonti energetiche rinnovabili, investimenti sulla qualità della vita,  alla concessione selvaggia di ampi ambiti di territorio ai speculatori.
Politiche che ora assumono le forme autorizzazioni concesse a dei sponsorizzatissimi cavatori ( depositato in IV commissione,  l’ennesimo emendamento peggiorativo, alla legge regionale sulle escavazioni, una proposta a firma del consigliere regionale Ricci), o le commistioni affari-politica che presiedono l’affaire Quadrilatero, fino alle follie che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni: dalle funivie del Catria al delirio “pedemontano”, al vero e proprio saccheggio delle risorse dato dalla cementificazione selvaggia e senza senso del territorio. Il serpentone di cemento lungo la valcesano, in piena fase di spopolamento e de-industrializzazione è paradigmatico.
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DIFENDI LA MONTAGNA: VIDEO SULLE ESPLORAZIONI ALLA GROTTA DEL MANDORLETO (BELLISIO DI PERGOLA)

Nel Dicembre 06 sono iniziate le esplorazioni di una cavità già conosciuta: la Grotta del Mandoleto sul Monte Rotondo a poca distanza da Bellisio di Pergola (PU). La grotta era gia conosciuta e nota dai locali e dai frequentatori della montagna. Dopo un sopralluogo effettuato dai soci del Gruppo Amici della Montagna Valcesano ONLUS e gli spelologi del GS CAI Fabriano si decise di andare oltre le apparenze di una chiusura su frana e colata. Con un po di fortuna, discreto coraggio e grandi sforzi, si sono aperti, agli occhi degli esploratori, 350 entusiasmanti metri di nuovi ambienti ricchi di formazioni ipogee e una fauna di grotta estremamente interessante. E potrebbe essere solo un inizio, come ci ricorda lo spelologo jesini Roberto Bambini nella sua relazione presente nell’articolo OSSERVAZIONI AL PIANO CAVE  presente nel sito. Un altro ottimo motivo in piu per difendere le nostre montagne, ma non solo per  romanticismo: esse  contribuiscono  alla nostra qualità della vita, e se saremo intelligenti, potrenno rappresentare il nostro futuro, compatibile, sviluppo. Un abbraccio a tutti gli esploratori del Mandorleto (e sono stati tanti e da tante parti d’Italia) e un arrivederci ad un incontro pubblico di presentazione da tenere al piu presto.

LA CAVA DEL BIFOLCO LA CHIUDIAMO CON IL FUOCO – CON LE RUSPE DENTRO SE NO E’ POCO !

 


SQUOLA E GAM presentano le OSSERVAZIONI al PIANO di escavazione del Bifolco

Osservazioni al Piano Provinciale delle Attività
Estrattive (PPAE) della Provincia di Pesaro e Urbino concernente l’apertura di
un bacino estrattivo in località Bifolco e richiesta di stralcio del bacino
estrattivo di Monte Romano dal sopracitato Piano

PREMESSA

Il complesso montuoso “Monte
Rotondo-Monte Romano” si estende seguendo l’orientamento geografico dominante
nell’area secondo la direttiva Nord-Sud. La soluzione di continuità geografica
della montagna, geologicamente un unico altopiano da cui emerge un articolato
di cime che sfiorano gli 800 m
slm, è interrotta dal corso del fiume Cesano che divide la montagna in due
sottogruppi e che parzialmente delimita i confini provinciali. Amministrativamente
suddivisa fra due province (PU e AN), quindi, la montagna presenta la cima
principale, il Monte Rotondo, e le secondarie “Pianelle” e “Roccacce” (o
“Battute”) in provincia d’Ancona, mentre altre due cime, il Monte Romano e il
Monte Ortelle, sono site in provincia di Pesaro.

Un team multidisciplinare di ricercatori,
studiosi ed esperti (naturalisti, geologi, botanici, zoologi, escursionisti e
speleologi) concorda sull’indiscutibilità dell’UNITA’ (geografica, geologica, botanico-naturalistica) DEL GRUPPO MONTUOSO MONTE ROMANO-MONTE
ROTONDO
.

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Contestato il Sindaco Rinaldi!! (MAPPA DEL DISASTRO)

Il Sindaco di Sassoferrato Rinaldi contestato durante una apparizzione pubblica da alcuni militanti di Squola e da da cittadini dei comitati civici sassoferratesi
Il testo del volantino…

 

Il territorio dell’Alta Valle del Cesano che tocca i confini
dei comuni di Pergola, Serra Sant’Abbondio e Sassoferrato vede, nel giro di
poche centinaia di metri,  una grande
concentrazione di attività estrattiva e uno scempio ambientale come pochi, in
un contesto naturale di grande pregio.

Il progetto della Cava del Bifolco (4) era bloccato in quanto non poteva essere realizzato perché era
necessaria la costruzione di una strada montana (8)che attraversava un’area vincolata. Lo scorso 3 luglio la Regione
Marche ha abolito il vincolo ambientale, dando praticamente il via libera
all’escavazione.

Ai cavatori sarà permesso di entrare con potenti ruspe,
estirpare piante e cespugli (tra cui il protettissimo ginepro), colmare e
sventrare dislivelli, disperdere ruscelli e vene d’acqua, con lo scopo finale
di depredare la montagna di 400.000 metri cubi di roccia. È inoltre in
previsione, sopra l’abitato di Bellisio Alto, l’apertura di un’altra cava, in
località Madonna del Vado (5).
L’attività estrattiva si aggiungerebbe in un’ area già depredata da altre due
cave autorizzate da Pergola (2) e da
Serra Sant’Abbondio in località Ca’ Paradisi (3), oltre al disastro lasciato dalla vecchia Buzzi-Unicem, sotto la Madonna del Sasso (1).Nella stessa zona, il Comune
di Sassoferrato
ha autorizzato la ditta Inerti
Cesano
all’apertura di un nuovo frantoio (dopo quello di Pantana) per lo
stoccaggio e la pulizia della ghiaia (6, 7). Il sindaco Rinaldi ha concesso il
terreno, ufficialmente nel suo comune, all’estremo limite della propria
giurisdizione, ma di fatto pertinente la Valcesano, guardandosi bene
dall’informare preventivamente i cittadini interessati. Infatti lo scempio non
ha nessuna incidenza nel territorio di Sassoferrato in quanto realizzato lungo
l’argine del fiume Cesano, di fronte alle prime abitazioni di Poggetto. Pertanto le polveri, i rumori, l’inquinamento del fiume, il
disastro paesaggistico, il transito di centinaia di camion ricadranno tutti su
Pergola e su Serra.



BIFOLCO: TRA GUERRE PRIVATE E PONZIOPILATISMI

  Provo uno sforzo di sintesi sullo “stato dell’arte” delle
cave a Pergola alla luce del passaggio consiliare di Venerdì sco
rso. Le lotte che abbiamo contribuire ad animare contro le cave
hanno prodotto una avversione sociale diffusa. Rimando l’analisi sul portato
delle lotte sociali improntate dai Comitati e dal Movimento ad un articolo
specifico. Il problema sorge nel momento in cui si tenta una sintesi
impossibile tra tendenze troppo diverse che pure rimangono all’interno
dell’amministrazione. La “quadratura del cerchio” tra il non voler pagare un
certo e duro prezzo politico rappresentato da un “sì ai cavatori” ad una
distanza ormai non più “siderale” dalle elezioni amministrative (e che l’aria
era cambiata si notava benissimo attraversando il consiglio comunale di venerdi
scorso) ed evitare ulteriori situazioni di tensione con i possibili dissidenti
della maggioranza (Conti G., Zanchini e forse anche Binotti), e un articolato
di necessità che va dal non inimicarsi poteri forti, come quelli dei ruspisti,
all’evitare supposte “spese legali” per non aver dato il via libera al piano di
macellazione ambientale dei cavatori, fino a quella politica di non dover
passare per “estremisti” nel momento in cui si prepara una rincorsa interna di
Giordano Borri nell’empireo provinciale del PD. La sensazione è quella di un ponziopilatismo di ritorno. Il
sunto della posizione espressa dai membri della giunta è operarsi per
presentare delle osservazioni contrarie al piano in Provincia nei termini
previsti (che scadono sabato 15), votare un ordine del giorno consiliare
contrario ma rinunciare ad un’espressa battaglia politica con tanto di
coinvolgimento popolare. Proprio quel genere di battaglie che, andando al di là
di quel limite dato dalla legalità, che l’assessore Mollaroli giudica
invalicabile, hanno permesso alla Comunità di difendere un “bene comune” come
l’Ospedale Santa Colomba.


“Non tutto ciò che è legge è giusto, non tutto ciò che è
giusto è legge”


Sull’altro lato c’è una opposizione istituzionale che fa
chiaramente il proprio “lavoro”.


Non esitono oggi forze politiche “buone”, “amiche
dell’ambiente” o quanto meno così autonome dai poteri economici che abbiano le
carte in regola per poter assurgere al ruolo di “difensori” delle nostre terre
svendute ai cavatori. Non esistono nella cosiddetta “sinistra”, sempre pronta
ad accordi con cavatori, petrolieri e ogni genere di banditi,
figuriamoci nella destra.

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BIFOLCO: UNA STALINGRADO SUL MONTE ROMANO?

 

E’ con grande soddisfazione che prendiamo atto di una svolta radicale, da parte dell’amministrazione comunale, in tema di politiche relative alle attività estrattive. Soddisfazione sincera e profonda, anche se, speriamo, non tardiva.
In primo luogo perchè l’apertura di un nuovo bacino escavativo in una zona ambientalmente delicata, come il versante settentrionale del Monte Romano, costituirebbe una danno irreparabile all’ecosistema già fortemente provato da altre cave e da una politica ambientale quanto meno disinvolta.
La concessione del permesso creerebbe inoltre il presupposto per la trasformazione dell’intera area in un POLO ESTRATTIVO  con conseguente fludificazione nell’esame delle valutazioni di impatto ambientale. Vogliamo ricordare che il versante settentrionale del Monte Romano è stato più volte concesso alla multinazionale Buzzi Unicem (gruppo FIAT) grazie ad aderenze politiche del direttore dei lavori con un partito politico dell’attuale maggioranza.
 

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