Category Archives: No cave

“Casavecchia, Borri e Rondina sono INNOCENTI – siamo noi i veri DELIQUENTI”

Era  uno slogan che risuonava sulle bocche  e sulle mura qualche anno fa.

La disgrazia (o le fortune..?) del collettivo sono iniziate proprio cosi  con il nostro interessarci  di modelli di sviluppo e  di cave e nello specifico di quella devastante della preziosa maiolica  al Bifolco di Bellisio.

La vera  offensiva  militare contro Squola  è iniziata proprio nel periodo di maggior pressione mafiosa dei cavatori sulle istituzioni, rappresentate da Rondina (vice presidente della  Provincia ) e Borri tra il 2005 e il 2006: : Spazzare via l’opposizione sociale troppo rumorosa: La diffida e poi lo sgombero della struttura di Bellisio  perché doveva ospitare un supposto museo  dello Zolfo.(ora è un resort per aracnidi)  Sgomberi a ripetizione e 12 militanti sotto processo con accuse gravi: occupazione, , furto con l’aggravante del concorso e dello scasso: Tre anni di gogna giudiziaria , di centinaia di migliaia  di euro pubblici sprecati, centinaia di euro di lavoro perso, tribunali intasati, prima dell’assoluzione piena e completa.

Era l’inizio della fine del Sultano del Borristan

 

A distanza di 6 7 anni  nessuno parla più di Cava al Bifolco, (ma anzi di stralcio del sito dal piano cave), il consiglio di stato ha rigettato  il ricorso dei cavatori, l’impero politico sociale (economico?) dell’ex sindaco dei suoi sgherri , ignominiosamente collassato su stesso fortunatamente senza lasciare tracce indelebili sulle montagne.

Noi siamo ancora qui

Non ci siamo fermati neanche per prendere la rincorsa

La vediamo molto dura

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CHI CAVALCA, OSCENO, SULLA (NON) CAVA DEL BIFOLCO?

Quella del Bifolco non era una battaglia che potevamo perdere, come spesso succede quando la posta in gioco è troppo grande. Se fosse passato il criminale progetto di devastazione, con i suoi svariati chilometri cubi asportati e una strada che attraversava la montagna che era una cava in se stessa, le cisterne e il deposito esplosivi sulla Bevilacqua, la zona sarebbe passata nei progetti di amministratori lontani ed inquisiti, come “area a vocazione escavativa” e nessuno avrebbe potuto fermare i rapinatori a Col d’Orso, a Madonna del Vado a Montevecchietto di Serra. Crateri progettati con infame lucidità da una classe politica sconfitta dalla storia e che speriamo che una magistratura non zerbina ce ne liberi definitivamente. Noi non auspichiamo mai il carcere, per nessuno. Noi sappiamo che quelle bare di cemento non sono altro che la discarica sociale che un sistema criminogeno usa per nascondere il frutto avvelenato del proprio fallimento. A noi interessa che i cavatori del Bifolco, i tecnici e i consiglieri provinciali che si scambiavano mazzette giocando con il nostro futuro siano estromessi definitivamente dalla gestione del “bene pubblico”. Al limite qualche paia di robuste braccia potrebbero far comodo per le ripiantumazioni sui crateri della Cava UNICEM. Il progetto criminale era raffinato ed elaborato. Dopo aver costruito un devastante impianto di frantumazione inerti che doveva servire tutte le cave che avevano progettato, abbiamo visto miopi e complici amministratori andare in convegni regionali a perorare altre cause perse. Come quelle di fantomatiche “pedemontane” dove far correre i loro camion carichi di breccia. Il Bifolco era la chiave di volta del loro progetto ma era anche la nostra Stalingrado.

Abbiamo ricevuto diffide, denuncie, chiusure. Ci hanno scippato uno spazio sociale per donarlo ai ragni pur di depotenziarci. Abbiamo scavato le nostre trincee nei banchi dei tribunali e bunker nelle assemblee. Come su quel  fiume asiatico nel 1943, avevamo davanti il nemico e dietro il nulla.

E noi sappiamo di chi è il merito. Della popolazione che si è sollevata in difesa della propria terra e si è sollevata perché sensibilizzata da organizzazioni politiche non convenzionali e non colluse con le mafie delle ruspe. Stessa cifra di non convenzionalismo “anti sistemico” che nutre le reti dei comitati della provinciali.. Cittadini  solidali e con grande voglia di partecipazione. Impossibile vincere questa articolata battaglia senza il contributo dei tecnici, dei coordinatori, dei legali. Tutte le compagne e i compagni del movimento regionale, sempre vicini ma soprattutto nei momenti dei processi, anche economicamente. Il sostegno, anche se solo ideale, dei militanti dell’ambientalismo. Nessun grazie: la nostra idea è di condividere insieme questa gioia.

E poi gli osceni, fuori dalla scena. Gente che ci ricorda che questa è comunque la nazione dei “tutti partigiani dopo il venticinque aprile, dei tutti democratici nascondendo il fez”. Cavalcano oscenamente speculando su questa situazione. Residui fossili della rappresentanza che deambulano sulla scena mediatica assistiti dai loro servitori mascherati da “apolitici”. Infimi spettacoli istituzionali agiti da pessimi personaggi in cerca di notorietà. “Armiamoci e partite” e da subito inizia l’assalto alla diligenza per avere almeno il ruolo di giocoliere di corte ma sul carro dei vincitori. Il peggio del cerchiobottismo nostrano sgomita. Tutti vincitori.

Da Piazza del Popolo a Piazza Tahrir comprendiamo che siamo ad un crepuscolo. E lo capiamo perché anche i nostri nostrani “nani” gettano lunghe ombre. Il giorno è al tramonto.

Li aspettiamo nella Notte.

LA STORIA INIZIA  QUANDO INIZIA  UNA RIVOLUZIONE

Squola.org


DALLE PAROLE AI FATTI: SOLLECITO AL SINDACO DI CAGLI (PU)

Comunicato Stampa

alla Vostra C.A.

Considerata la disponibilità espressa dal sindaco Catena in sede di
Consiglio comunale lo scorso 29 Dicembre, riguardo la votazione della
modifica dello Statuto comunale che possa evitare la privatizzazione
dell’acqua e visto il periodo di tempo già trascorso da quella data; lo
invitiamo a convocare al più presto un incontro aperto con i capigruppo
consiliari, le associazioni e i cittadini interessati a parteciparvi
(anche questa una volontà espressa dallo stesso Sindaco). In tale sede
si potrebbe discutere in modo partecipata la questione, che riguarda un
bene comune e un diritto fondamentale dell’essere umano, per questo 
assolutamente non mercificabile. Inoltre, il pericolo della
privatizzazione si fa sentire in modo ancora più forte in un comune come
quello di Cagli, visti il ruolo e la posizione strategica che questo
ricopre in fatto di disponibilità di risorse idriche.

Sperando in una risposta positiva al nostro invito e che questo momento
assembleare possa portare alla votazione di un documento unico,
condiviso, per la modifica dello Statuto all’interno del prossimo Consiglio.

Movimento cagliese per l’Acqua Pubblica

Spazio Pubblico Autogestito Squola

www.squola.org


Serra Sant’Abbondio – 50.000m² di pannelli solari. Basta con lo sfruttamento selvaggio del nostro territorio.

Non paghi di decine di cave che ci hanno bucato le colline, frantoi che ci inquinano l’aria e l’acqua, bidonvie che ci hanno regalano decine di tralicci di ferro al centro dei nostri monti gia segati da numerose strade, turbogas di corinaldo giusto per un po’ di aerosol gratis, un piccolo inceneritore in fase di costruzione al centro di frontone, decine di pale eoliche da 120mt che vogliono trapiantarci in testa (sopra la frazione di Monterolo) non scordando quelle che vogliono portare addirittura sul Monte Catria, questi giorni, siamo venuti a scoprire (un po’ in ritardo), di un nuovo progetto di devastazione, un impianto fotovoltaico da 2016kW propri sul pendio di una collina di fronte al castello di Frontone (PU) nel comune però di Serra Sant’abbondio.

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[27 GENNAIO] GIORNATA DELLA MEMORIA


San Lorenzo in Campo – “Giornata della memoria”

Mercoledì 27 gennaio ore 21.00 presso l’aula didattica del Palazzo dei Della Rovere a San Lorenzo in Campo L’Anpi Valcesano, con il patrocinio del Comune di San Lorenzo, organizza una proiezione-incontro per riflettere e ricordare insieme.
La Repubblica italiana riconosce il 27 gennaio come la “Giornata della memoria” in ricordo delle vittime dell’Olocausto, delle leggi razziali promulgate dal regime fascita nel 1938, delle deportazioni; lo sterminio dei rom e degli omosessuali; di tutti coloro che si opposero ai massacratori, fino all’estremo sacrificio: antifascisti, militari, gente comune, animata da generoso e incomparabile istinto umanitario. Un’occasione preziosa di memoria collettiva ma anche di ferma assunzione di responsabilità nel presente e per il futuro affinché si rafforzi nel Paese quella coscienza civile necessaria a contrastare ogni manifestazione di razzismo e antisemitismo ancor oggi presenti e diffusi in Italia come nell’Europa intera.
Il 27 gennaio del 1945 i soldati dell’Armata Rossa liberavano il più grande campo di sterminio nazista nell’Europa occupata.
L’Anpi Valcesano con la collaborazione e l’intervento di Giuseppe Scherpiani, Presidente provinciale Anpi Pesaro Urbino, intende ricordare che ad Auschwitz, Birkenau, in Polonia, trovarono la morte oltre 1.500.000 persone che vennero assassinati in nome di una ideologia razzista e criminale con i più svariati metodi: fucilazione, impiccagioni e le camere a gas, per uscire poi attraverso le ciminiere dei camini.
Ricordare questa giornata è un dovere morale e civile necessario per conservare, per il futuro del paese e soprattutto delle giovani generazioni, la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia del nostro paese e dell’Europa intera, affinché simili eventi non possano più accadere. Giornata della Memoria SEMPRE!
“Se è già accaduto una volta, può ripetersi in futuro”. (Primo Levi)

ANPI Valcesano


Ne qua, ne la, nell’ACQUA!!

http://www.youtube.com/watch?v=3BXqCatU8Qg

2010 – Cave e dintorni


LIBERATO IL M. ANGELO DALLA SPECULAZIONE DEI CAVATORI!!

Mentre siamo in attesa della nuova sentenza del TAR fi ancona sul ricorso Bifolco (l’udienza del 4 novembre è stata aggiornata al
14 gennaio 2010 per non specificati problemi tecnici) e di un comunicato del comitato nocave di Bellisio, godiamoci questa bella vittoria !!

Con grande soddisfazione comunico a tutti gli aderenti al Comitato ed a tutti i nostri simpatizzanti
una importante notizia: 

IL  TRIBUNALE AMMINISTRATIVO DELLE MARCHE HA ACCOLTO IL RICORSO PRESENTATO DA ITALIA NOSTRA (Avv. Raffaela Mazzi) PER L’ ANNULLAMENTO DEL PROGRAMMA PROVINCIALE DELLE ATTIVITA’ ESTRATTIVE (Bacino di Monte S. Angelo).

La Sentenza è stata depositata il giorno 23/ott./2009 con il N° 01242. L’ udienza, come sapete, è avvenuta
il 7/ott./2009.

E’ il riconoscimento della validità delle nostre argomentazioni, giià presentate all’ Amministrazione provinciale
con le Osservazioni del lontano 2004, che mai ha voluto prendere in considerazione.

E’ la vittoria di Italia Nostra e del Comitato ma sopratutto di un ambiente storico, archeologico, culturale, naturalistico,
unico quale è Monte S. Angelo ed i Castelli di Arcevia.

Saluto tutti con grande gioia.
ing. Gianfranco Marcellini  (Coordinatore Comitato Difesa Monte S. Angelo) 


Closed Zone

 
 

TUTTI PROSCIOLTI LE – I DIECI COMPAGN* SOTTO PROCESSO!!

Stamattina alle ore 13 e 40, il giudice del tribunale di Fano ha prosciolto con formula piena le – i dieci milianti dello spazio pubblico pluri sgomberato di Squola (Pergola PU) dalle gravi accuse a loro carico. A seguito dell’occupazione delle ex scuole della frazione Pantana dieci compag* era infatti accusati di occupazione di edificio pubblico, furto, aggravato da scasso, di energia elettrica etc etc. La denuncia era stata sporta dal sindaco DS Giordano Borri, dal segretario cittadino Giovanni Conti, e da una tesserata DS Marta Rossi. Il PM ha chiesto per le accuse ascritteci 6 mesi di reclusione e 100 euro di multa ciascuno ma dopo la mirabile requisitoria dell’avvocato delle Comunità Resistenti delle Marche Paolo Cognini il giudice, viste le scarse prove e l’alta finalità morale dell’iniziativa, ha optato per l’ASSOLUZIONE CON FORMULA PIENA PERCHE’ IL FATTO NON COSTITUISCE REATO.

Le compagne e i compagni di Squola esultano e ringraziano tutt* quelli che hanno espresso fattiva vicinanza nei momenti bui degli sgomberi e della repressione, l’avvocato Paolo Cognini, i compagn* delle comunità resistenti delle marche, tutte e tutti a cominciare dai fratelli dell’associazione ambientalista LUPUS IN FABULA.

30 anni fa, il giudice calogero, il 7 aprile del 1979, provava a chiudere la partita a sinistra del PCI incarcerando 200 mila compagn*. I loro eredi non hanno perso l’infame vizio di usare la repressione come arma politica contro chi non conosce crisi (come la fame) e dissente.

LA RUGGINE NON DORME MAI

squola 


VENERDI 13 FEBBRAIO SQUOLA SOTTO PROCESSO!!

A PROCESSO CHI DIFENDE L’AMBIENTE!
La telenovela continua: stessa storia stessi personaggi.  Venerdì 13 febbraio 2009, ancora una corte di giustizia dell’intasatissimo sistema giudiziario italiano dovrà levare la polvere sul dossier del processo “Giordano Borri contro Squola”. Giudice, pubblico ministero, segretario, applicati di tribunale, due avvocati, 10 cittadini, senza contare tutte le strutture coinvolte nel processo. Decine di migliaia di euro di denaro pubblico ma anche privati, dispersi esclusivamente per la necessità del sindaco di eliminare una forza sociale non allineata come Squola.

In tempi di crisi e sanguinosi tagli il sindaco Borri mobilita un tribunale per un reato consistente nel aver tenuto acceso un pomeriggio una luce in una scuola pubblica inutilizzata per realizzare due spettacoli teatrali.  Durante l’escussione dei testi avvenuta nell’udienza dell’11 luglio 2008, la corte ha accertato che: le utenze elettriche (da cui il “furto aggravato”) erano intestate e pagate dalle associazioni che avevano ritirato la denuncia e non al comune; che il Sindaco non ha prodotto prove di aver riunito la Giunta prima di effettuare la denuncia contro i militanti di Squola,  nessuno dei testi ha potuto confermare ne numero ne identità dei presunti “occupanti” e comunque è stata esclusa alcuna forma dolosa o colposa di danneggiamento all’immobile.  Non è escluso che un clamoroso ribaltamento del quadro indiziario come quello avvenuto nella scorsa udienza possa consigliare il giudice l’escussione di ulteriori testi o acquisizioni di prove prima di iniziare il dibattimento.
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BIOMASSE: ENERGIA PULITA..O CANCROMAT?? (FRONTONE PU)

Se Squola è un "bene comune della vallata" non può certo chiudere gli occhi su quello che succede nell’alta valle. Frontone infatti, per la sua storia e la delicatezza dell’ambiente, rischia di divenire il vero anello debole per l’ambiente e quindi per un progetto di sviluppo largo, compatibile e partecipato.


inceneritoreTralasciamo ad un articolo a se stante l’analisi su i tre milioni e ottocentomila euro pubblici investiti su una stazione scistica senza neve, sul fenomeno delle cave mascherate e su infrastrutture industriali fuori luogo. Un collettivo di squola insieme a cittadini della zona riuniti in comitato, con l’appoggio della Rete Provinciale dei Comitati e delle associazioni ambientaliste, ha deciso in una assemblea di iniziare ad interessarsi della Res-pubblica, del "bene comune" a cominciare dall’aria che respiriamo. Inizieremo quindi ad ospitare nel blog una serie di articoli che analizzeranno le criticità socio-ambientali (ma poi vedremo..anche politiche) dell’alta valle. Iniziamo con la criticità che appare agli abitanti la più urgente: l’inceneritore a BIOMASSE che il "poteri forti" della zona hanno voluto installare alle falde del Catria. Qui di seguito esponiamo dei dati (commentati) sull’impianto.

Impianto Biomasse – Frontone

1.    Il testo della delibera del comune di Frontone.
2.    Chi cavolo è l’Agenzia Europea per le Foreste e l’Ambiente di Frontone?
3.    Chi cavolo è la Società Consorzio Forestale di Valorizzazione Ambientale Alto Cesano in via Canneto a Pergola?
4.    E che c’azzecca la Società Medit Silva?

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Consiglio Comunale Aperto 22.1.09 rassegna stampa

consiglio comunale aperto pergola 22.1.09Articolo del giorno 24/01/2009     CORRIERE ADRIATICO

Dario Conti propone un ordinedel giorno con leggere modifichee sfuma l’unanimità. In opposizionealla Provincia un ricorso al Tar
Approvato in consiglio comunale il documento del comitato contro il sito del Bifolco
No alla cava ma la politica si divide

PERGOLA – Se lo scopo del comitato contro la cava del Bifolco era quello dell’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio comunale di un ordine del giorno contro la cava per dare maggiore forza al sindaco nella conferenza dei servizi, l’esito finale del solito consiglio logorroico è stato deludente.

Se lo scopo era comunque l’approvazione del testo allora è stato raggiunto, ma non si capisce a cosa possa servire un documento che non è stato approvato all’unanimità. L’approvazione è arrivata dopo tre ore di dibattito in cui sono riaffiorate polemiche vecchie e recenti e una sospensione per esaminare l’ordine del giorno chiesta dal gruppo di centrodestra. More…Dopo la sospensione gli ordini del giorno sono diventati tre (l’originale, quello leggermente modificato da Dario Conti e quello leggermente modificato dalla lista civica), poi sono tornati ad essere due (dopo il ritiro di quello della lista civica) e sono stati votati con questi risultati: ordine del giorno del comitato 9 voti favorevoli, 6 della maggioranza (Lucia Zanchini, Armando Roia, Giordano Borri, Paolo Binotti, Maria Pia Fratini, Nadia Mollaroli) e 3 dell’opposizione (Francesco Baldelli, Luigi Marasco, Marzio Donnini), astenuti Dario Conti e i due consiglieri della lista civica (Ritaldo Abbondanzieri e Massimo Rossi); ordine del giorno del giorno leggermente modificato da Dario Conti 6 voti favorevoli (Conti, Roia, Zanchini, Abbondanzieri, Rossi, Binotti) e 6 astenuti (Borri, Mollaroli, Fratini, Baldelli, Marasco, Donnini). Assenti il presidente Giovanni Latella, gli assessori Serena Biagini e Paolo Righi e i consiglieri di maggioranza Gianni Conti e Guido Peverieri. Continue reading


SERRA SANT’ABBONDIO CONTRO LE CAVA…

Dal Corriere adriatico del 13 Novembre 2008

Serra contro la cava, sindaco nel mirino
Il comitato ha tappezzato la città di manifesti in cui attacca Vecchione

SERRA SANT’ABBONDIO – Ieri, Serra si è risvegliata piena di manifesti. Se guerra deve essere, guerra sarà, deve aver pensato il Comitato contro la cava di Montevecchio. Coordinato da Paola Sabattini, il comitato ha scelto di denunciare pubblicamente il sindaco Vecchione e la sua giunta “per l’assoluto e gravissimo silenzio, per l’irreparabile danno ambientale, per la compromissione della qualità della vita e dell’appeal turistico e per l’enorme danno economico dovuto alla svalutazione dell’area che la nuova attività estrattiva provocherebbe”. Un vero e proprio j’accuse che fa leva sui serrani stanchi di subire le decisioni degli altri Comuni, della Provincia e anche della Regione, di vedere la loro città ridursi a territorio particolarmente vocato alle attività estrattive. Continue reading


Entroterra: terreno di rapina!!


Riportiamo qui seguito il  un articolo del Corriere Adriatico di oggi 28.10.08 a firma di Giuseppe Milito ricordando al lettore che è il comunicato è a firma di Squola SpA e non del Comitato contro la Cava del Bifolco.
Negli scavi per le fondamenta di una casa trovati fanghi del depuratore di
Senigallia

La denuncia del comitato contro le escavazioni
“Cave mascherate Ambiente a rischio”

Pergola – “Non gli bastava ordire una rapina ambientale sotto forma di progetti di escavazione che dovrebbero realizzare un unico cratere nell’area tra Bellisio Solfare – Poggetto – Coldorso e Monteajate La speculazione e il rapace desidero di tirare fuori ricchezza ha piazzato un bell’inceneritore alle falde del Catria tanto per bruciare immondizia e, visto il regime di venti appenninico, sparare le polveri sottili fino sulla costa.Gli oppositori irriducibili alla cava del Bifolco lanciano un nuovo allarme per
un ambiente sempre più a rischio e per quelle che vengono definite le cave
mascherate. Continue reading


OLTRE LE APPARENZE ..riflessioni al margine di una lotta sociale

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msoOltre le apparenze

Siamo o no “radicali”? Allora andiamo “alla radice” dei problemi e negli snodi delle lotte. Al di la delle contingenze e delle apparenze.
Gramsci diceva che le battaglie si vincono, prima ancora che sul piano politico, (o militare..) conquistando “l’egemonia culturale”. Io penso che questa riflessione sia ancora valida.
Solo 4 anni fa quando iniziammo una durissima “resistenza costituente” in difesa della Valle del Bifolco, la nostra era una battaglia testimoniale di “pochi ma convintissimi” e le nostre alleanze erano le “solite”, dai fratelli “Lupi nelle Favole” ai kumpà delle Comunità Resistenti. 
Perseveranza,
fantasia, innovazione, condivisione e radicalità. Forse..anche una certa dose
di scaltrezza ed intelligenza politica. Io credo siano stati questi gli
ingredienti della nostra lotta. E siccome il rivoluzionario non può non essere
ottimista..della nostra vittoria. Continue reading


NON PRENDETECI IN GIRO!!!!

OKKUPAZIONENEGATECI SPAZI –
SGOMBERATECI – DENUCIATECI


MA NON PRENDETECI IN GIRO!!!




Spett Sindaco Giordano Borri



Spett. Presidente Palmiro Ucchielli
Media Locali

In risposta alle false notizie che vengono diffuse sia tra l’opinione pubblica
che a livello istituzionale locale, Squola Spa e le associazioni del network
firmatarie del presente documento tengono a precisare che la vertenza per
l’ottenimento di uno spazio sociale non solo non sta avviandosi ad una
conclusione ma con probabilità si avvierà verso un ulteriore fase acuta di
lotta e rivendicazione.

Al di la di aperture formali, conseguenza dell’avvicinarsi della scadenza
elettorale e della probabile ricandidatura dell’attuale sindaco NULLA E’
CAMBIATO
.
Dal 19 dicembre 2005 Squola e le associazioni GAM onlus, Ya Basta Marche –
Pergola onlus, Biblioteca Popolare “Rita e Fernanda”, Gruppo d’Acquisto Sociale
(alle quali nel tempo si sono aggiunte l’associazione di promozione culturale
Polyart e la sezione valligiana dell’Associazione Nazionale Partigiani
d’Italia) sono senza una sede per un provvedimento del sindaco orientato
esclusivamente a silenziare la parte più vivace e critica della società civile.
Dal febbraio 2006 undici militanti stanno subendo un processo per “rapina
aggravata”
per aver acceso qualche ora la luce in una scuola colpevolmente
abbandonata e realizzare uno spettacolo teatrale per i bambini, processo che
potrebbe avere risvolti inaspettati se il sindaco non riuscirà a dimostrare,
documenti alla mano, di aver avuto mandato Continue reading


17.10.08 ASSEMBLEA PUBBLICA CONTRO LE CAVE – PERGOLA

manifesto assemblea nocave del 17-10-08Tutta la nostra città conosce lo scempio ambientale della progettata
cava del Bifolco.

Con l’assemblea del 23 Settembre, tenutasi a Bellisio Solfare, abbiamo
mostrato i danni all’ambiente, all’ecosistema ed ai cittadini. Nella
stessa abbiamo evidenziato le falle del decreto di VIA (valutazione di
impatto ambientale), rilasciato dalla provincia, ed abbiamo chiesto di
riunire il Consiglio Comunale in seduta straordinaria per votare il no
all’impianto.

L’incerto (forse) sindaco Borri ci risponde dal giornale che lui è
contrario alla cava e si opporrà con tutti i mezzi " legali"
(forse che riunire il Consiglio Comunale è un atto illegale ?!?).
L’ex-sindaco Conti scrive che la Provincia ha praticamente raggirato il
Comune di Pergola.More…More… Continue reading


WRITE FOR YOUR RIGHT!! Richiesta danni per CAVA del BIFOLCO

documento per la richiesta di danni Cava del Bifolco
Compagni, Cittadini, Fratelli, Partigiani..
a tutti quelli  stanno leggendo: diffondete. In allegato all’articolo troverete (in formato grafico) un modello atto alla RICHIESTA DANNI  da inoltrare alle seguenti amministrazioni: Comune di Pergola, Provincia di Pesaro, ARPAM, Corpo Forestale dello Stato, per i DANNI che potrebbero essere arrecati dall’apertura di una cava sostanzialmente illegale rispetto al dettato di leggi e regolamenti in tema di Valutazione Impatto Ambientale e sulle attività estrattive.
documento per la richiesta di danni Cava del Bifolco
In attesa dell’Assemblea che Comitato NOCAVE  e SQUOLA SPA  convocheranno a breve a Pergola e in attesa della BYFOLLK BY NIGHT, ARTE VS. DISASTRO AMBIENTALE, SENTIERO DEGLI ORRORI  e soprattutto di poter pubblicare una MOZIONE (redatta dai NOCAVE..)  da far votare al Consiglio Comunale all’unanimità con la quale spedire il sindaco alla conferenza dei servizi per un NO chiaro e tondo!


ASSEMBLEA PUBBLICA NOCAVE – Bellisio (Pergola PU) 23.SETT.08

fotoracconto assemblea 23.9.08di seguito comunicato stampa del comitato NOCAVE  e articolo del corriere adriatico del 25.9.08
CAVATORE, ANCORA UNA RAPINA/ LA LOTTA POPOLARE SARA’ LA TUA ROVINA
 I DANNI A PERGOLA I GUADAGNI A CAGLI

NO ALLA CAVA DEL BIFOLCO

Martedì 23 più di 150 cittadini, l’intero paese, hanno partecipato all’assemblea indetta dal Comitato contro la cava del Bifolco presso la sala parrocchiale di Bellisio Solfare.
Per due ore e mezza, i presenti, tra cui il Sindaco di Pergola, l’assessore Mollaroli, il consigliere provinciale Antonio Baldelli, i Consiglieri comunali Baldelli, Conti, Donnini hanno seguito l’esposizione delle problematiche e molti sono intervenuti.
Unanime il no alla cava, ulteriore spoliazione delle ricchezze del nostro territorio, progetto faraonico e contradditorio, devastante negli impatti e che prevede il risanamento ambientale da effettuarsi a….Cagli!?!
L’assemblea ha ascoltato con attenzione i rilievi tecnici mossi dal geom. Sadori e dal geol. Bellocchi, nonchè le puntuali delucidazioni legali dell’avv. Mazzi.
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