Category Archives: Generale

VIA DAL VENTO

Indagati i legami tra mafia e centrali eoliche in Sicilia
Articolo di Economia salute e ambiente, pubblicato lunedì 4 maggio 2009 in Gran Bretagna.

[Financial Times]

I magistrati anti-mafia hanno aperto un’ampia inchiesta nel settore delle centrali eoliche in Sicilia, dove funzionari locali, imprenditori e clan criminali sono sospettati di collusione nella costruzione di redditizie centrali eoliche prima della loro vendita finale a compagnie multinazionali. Le sovvenzioni italiane ed europee per la costruzione delle centrali eoliche e le tariffe garantite più alte al mondo, €180 ($240, £160) per kwh, per l’elettricità che producono hanno reso l’Italia meridionale un mercato particolarmente allettante per il crimine organizzato.

Roberto Scarpinato, procuratore veterano nell’azione antimafia operante a Palermo, il capoluogo regionale, ha dichiarato al Financial Times che la sua inchiesta, partita la scorsa settimana, si concentra sulle tre grandi province di Palermo, Trapani e Agrigento.

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[IO NON TI DENUNCIO] Intervista al Dott.Ferdinando Fioranelli

 

GUAI A CHI CI TOCCA


Pacchetto sicurezza – Ecco i principali punti in discussione alla Camera

Scompare l’articolo sui medici-spia, tornano ronde e prolungamento della detenzione. Si insiste ancora sulla tassa di 200 euro, ed innumerevoli altre restrizioni


Le Commissioni riunite lo hanno licenziato con alcune modifiche rispetto al testo del Senato. Via, grazie ad uno scambio politico interno alla maggioranza, la soppressione del divieto di segnalazione, ma la contropartita non è certo morbida: oltre alle ronde, la lega Nord riesce a riproporre per la terza volta il prolungamento della detenzione nell’inferno dei Cie.

Ecco i principali punti:

Matrimoni e cittadinanza italiana
L’acquisto della cittadinanza italiana per matrimonio potrà avvenire, dopo due anni di residenza nel territorio dello Stato (dopo il matrimonio) o dopo tre anni nel caso in cui il coniuge si trovi all’estero. Tempi dimezzati in presenza di figli. Le precedenti disposizioni prevedevano un termine di sei mesi.
Sarà poi necessario il pagamento di una tassa di 200 euro.
Ulteriore stretta sui matrimoni con una modifica al Codice Civile che prevede l’introduzione dell’obbligo di esibire il permesso di soggiorno. Niente più matrimoni quindi neppure tra "irregolare" ed "irregolare", che non comporterebbe nessun tipo di "regolarizzazione";
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LUOGHI NON LUOGHI

Il LUOGO

L’importanza del ritorno al territorio come focus dell’azione sociale e politica era stata l’intuizione cardine che aveva portato la nascita delle Comunità resistenti delle Marche nel febbraio del 2004 proprio nel luogo Squola nel luogo Bellisio.  In visionario anticipo avevamo intuito come i concetti cardine del futuro fossero proprio la comunità, come luogo ideale dell’azione, e il recupero del concetto di "resistenza". Che partiva dal concetto partigiano per sfumare su locke, hobbes, fino a toni negri.

Marxianamente credo il potere si articoli a partire dal gaglo economico. Se i Merloni gestivano il "potere" originato dalla gestione della  produzione materiale dei beni, nello scenario post globalizzato (in cui la produzione è esternalizzata nell’est e nel sud del mondo),  la gestione passa attraverso la messa a profitto del territorio.
Semplificato: prima la messa a profitto del lavoro e la rapina del "plusvalore", ora la messa a profitto del territorio,. I Merloni ordinano ora lo stesso potere  con un metodo diverso: con il cameriere Spacca che gestisce il saccheggio tramite uno dei più raffinati strumenti messi a punto negli ultimi anni: Piano Area Vasta – Quadrilatero.  Luogo- territorio-  come ambito della creazione del profitto e quindi del conflitto. La borghesia dimostra, a 200 anni dalla presa della Bastiglia, una immutata capacità rivoluzionaria di trasformazione e adattamento e quindi di mantenimento del controllo del saggio di profitto.
Prima sfruttavo per 10 ore l’operaio, ora il territorio. Come? Nella precente fase mediante Piani Regolatori, cave,  infrastrutturazioni e la capannonizzazione selvaggia (tremonti, bis, ter, quater), ora nella gestione del businnes delle cosiddette "rinnovabili".  Da Obama in poi il businness è verde: dighe su fiumi senza acqua, mulini miliardari su crinali senza vento, incenerimento dei rifiuti, biocarburanti con oli alimentari. Mentre un quarto della popolazione mondiale è a rischio fame.
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MANIFESTAZIONE CONTRO LA CHIUSURA DEL “TNT”

 

IO NON TI DENUNCIO!!!!

Rispondendo all’appello di molte tra le più attive ONG italiane e internazionali (da Emergency a Medici senza Frontiere) le- i militanti di Squola SpA hanno realizzato nei mesi di marzo e aprile 09 la campagna
(Lettera inviata al sindaco)
(Medici non spie)


IO NON TI DENUNCIO

Questa campagna è stata volta alla sensibilizzazione degli operatori del servizio sanitario pubblico delle aree dell’alta valcesano (San Lorenzo, Pergola, Serra Sant’Abbondio e Frontone) e del cagliese.  Le-i  attivisti si sono recati presso gli ambulatori dei medici di base, nei pronto soccorso, dai pediatri territoriali delle ASUR e dai sindaci ,a cui la legge attribuisce il ruolo di garante della salute dei cittadini, consegnando un appello alla rivolta morale e all’obiezione di coscienza circa il paventato obbligo di segnalazione alle autorità giudiziarie dei cittadini non in regola con le norme sull’immigrazione. In sostanza di denunciare i clandestini rei soltanto del reato di essere poveri e di essere nati nelle parti sbagliate del pianeta.  (vedi  allegati).  
Grande è stata la soddisfazione dei militanti, in fase di conclusione di questa prima fase della campagna, nel rilevare come la quasi totalità degli operatori della sanità pubblica del territorio si sono detti fermamente contrari allo spirito del Decreto.  Continue reading


Dedicato a N.

Dedicato a N. 

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Campagne elettorali


Venticinque4 e Radicali @ Radicosa


“MA IO PER IL TERREMOTO NON DO NEANCHE UN EURO”

di Giacomo Di Girolamo

Scusate, ma io non darò neanche un centesimo di euro a favore di chi raccoglie fondi per le popolazioni terremotate in Abruzzo.
So che la mia suona come una bestemmia. E che di solito si sbandiera il contrario, senza il pudore che la carità richiede.
Ma io ho deciso. Non telefonerò a nessun numero che mi sottrarrà due euro dal mio conto telefonico, non manderò nessun sms al costo di un euro. Non partiranno bonifici, né versamenti alle poste. Non ho posti letto da offrire, case al mare da destinare a famigliole bisognose, né vecchi vestiti, peraltro ormai passati di moda.
Ho resistito agli appelli dei vip, ai minuti di silenzio dei calciatori, alle testimonianze dei politici, al pianto in diretta del premier. Non mi hanno impressionato i palinsesti travolti, le dirette no – stop, le scritte in sovrimpressione durante gli show della sera.
Non do un euro. E credo che questo sia il più grande gesto di civiltà, che in questo momento, da italiano, io possa fare. Continue reading


NEMMENO UN EURO ALLA CROCE ROSSA E ALLA PROTEZIONE CIVILE (di Francesco Caruso)

NEMMENO UN EURO ALLA CROCE ROSSA E ALLA PROTEZIONE CIVILE
contro la statalizzazione e l’aziendalizzazione della solidarietà

Lo so, il titolo è forte e provocatorio ma si tratta di una sorta di "defribillazione" concettuale per riprendere a riflettere oltre il bombardamento e la cappa ideologica che ha accompagnato in questi giorni la sempre più invasiva spettacolarizzazione della tragedia e del dolore.
Già a poche ore di distanza dal terremoto, giornali e mass-media ripetevano, con insolita insistenza, di non raggiungere le località del terremoto e non attivarsi sul fronte della solidarietà perchè erano già presenti sul luogo le forze competenti e necessarie.
E così per giorni e giorni un sistematico e martellante ritornello esalta in modo entusiastico ed unanime l’efficienza della macchina organizzativa degli aiuti: scomparsi nel nulla i ritardi e le inefficienze che hanno caratterizzato altre emergenze, l’immagine che ci consegna il dramma del terremoto in Abruzzo è anche quella di uno stato che c’è e risponde in modo puntuale all’emergenza.
Questa è l’immagine che arriva nelle case degli italiani e che rimarrà impressa nella memoria collettiva senza alcun ulteriore riscontro e verifica, perchè l’overdose massediatica ha sempre un livello di intensità inversamente proporzionale alla durata.
La reazione indignata delle più alte cariche dello stato ad una trasmissione televisiva che ha posto in modo molto pacato interrogativi su questa puntualità, disvela non la forza ma la debolezza di un dispositivo ideologico diventato realtà attraverso la sola forza dell’unanimità e della ripetizione: una qualsivoglia voce fuori dal coro rischia di relativizzare quest’assunto e creare quindi un cortocircuito, soprattutto se questa si esprime attraverso lo strumento primario di legittimazione del discorso, cioè la televisione. Continue reading


Il capitalista Facebook

Un articolo di Tom Hodgkinson pubblicato sul The guardian e riproposto da questo sito.
Si tratta di una critica spietata al social network più famoso del mondo ed al suo fondatore.

" Facebook ha 59 milioni di utenti – e due milioni di nuovi iscritti ogni settimana.
Io disprezzo Facebook. Questa azienda statunitense di enorme successo si descrive come «un servizio che ti mette in contatto con la gente che ti sta intorno». Ma fermiamoci un attimo. Perché mai avrei bisogno di un computer per mettermi in contatto con la gente che mi sta intorno? Perché le mie relazioni sociali debbono essere mediate dalla fantasia di un manipolo di smanettoni informatici in California?

E poi, Facebook mette davvero in contatto la gente? Non è vero invece che ci separa l’uno dall’altro, dal momento che invece di fare qualcosa di piacevole come mangiare, parlare, ballare e bere coi miei amici, mando loro soltanto dei messaggini sgrammaticati e foto divertenti nel ciberspazio, inchiodato alla scrivania? Un mio amico poco tempo fa mi ha detto di aver trascorso un sabato notte a casa da solo su Facebook, bevendo seduto alla sua scrivania. Che immagine deprimente. Altro che mettere in contatto la gente, Facebook ci isola, fermi nel posto di lavoro.

Per di più, Facebook fa leva, per così dire, sulla nostra vanità e autostima. Se carico una mia foto che ritrae il mio profilo migliore, e assieme metto una lista delle cose che mi piacciono, posso costruire una rappresentazione artificiale di me stesso, con lo scopo di essere sessualmente attraente e di guadagnarmi l’altrui approvazione. («Mi piace Facebook», mi ha detto un altro amico. «Mi ha fatto trombare»). Incoraggia inoltre una inquietante competitività intorno all’amicizia: sembra che nell’amicizia oggi conti la quantità, e la qualità non sia affatto considerata. Più amici hai, meglio sei. Sei "popolare", nel senso che i liceali statunitensi amano tanto. A riprova di ciò sta la copertina della nuova rivista su Facebook dell’editore Dennis Publishing: «Come raddoppiare la tua lista di amici».

Cinquantanove milioni di babbei hanno dato tutti volontariamente le informazioni della propria carta d’identità e le proprie scelte di consumatore a un’azienda statunitense che non conoscono. Continue reading


Fabriano – Occupato nuovo centro sociale

FABRIANO – Sabato 11 aprile, alle ore 09.00, gli attivisti del Collettivo Autonomo Fabrianese (CoAF) hanno occupato la casa dell’ANAS situata in località Vetralla (Fabriano). Immediato è stato l’intervento delle forze dell’ordine e dei rappresentanti dell’ANAS.

Mentre gli occupanti venivano identificati è subito partita la trattativa con il comune per l’assegnazione di uno spazio sociale.
L’accordo a cui si è giunti ha portato all’immediata assegnazione della sede della Croce Rossa Italiana (CRI) della frazione fabrianese di Marischio. [foto]
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C’ERA UNA VOLTA IL FIUME


C’era una volta il fiume.

Il fiume era il pennello che disegnava il nostro paesaggio, che per questo gli era servitore e l’assecondava nella formazione della geografia del territorio. E il nostro paesaggio era unico, una benedizione della natura, l’acqua era abbondante e limpida e portava ricchezza nel suo muoversi placida e nervosa verso il mare. Vivevamo nella consuetudine della bellezza, che diventava addirittura quasi banale.

Quando si viveva soprattutto di agricoltura, il fiume era essenziale. Anche le città (tutte le grandi città sono cresciute sulle rive di un fiume) ne avevano bisogno nelle attività artigianali come poi in quelle industriali. C’erano ruote di mulini per i mugnai, c’erano pietre lisce per le lavandaie. Ci inventammo dighe per farne un lago, per il lavoro della miniera; addirittura una piscina di cemento, nei pressi d’una balza, per celebrare quel benessere sconosciuto figlio del boom economico.

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Solidarietà al Centro dei Centri!!

I fascisti stanno sobillando la popolazione del quartiere Prato dove sorge il centro sociale di Jesi TNT. Il TNT non è un centro sociale qualsiasi e non è solo il "decano" dei centri sociali delle marche con i suoi 21 anni di autogestione. E’ un simbolo e per disponibilità dei compagni e per situazione geografica, è il Centro. Al centro dei centri solidarietà!!

[Dal corriere  adriatico di ieri]
csa TNT Jesi
Jesi Lo spettacolo previsto per ieri pomeriggio – un monologo sul dramma della guerra in Palestina – si è svolto in uno spazio all’aperto. Si cerca un’alternativa per la sede del Tnt di via Politi, i cui locali non possono ospitare iniziative pubbliche More…poichè non a norma, così come certificato dai vigili del fuoco a seguito del fascicolo aperto dalla Procura. Già da stamani riprenderanno i contatti tra gli autonomi e gli amministratori comunali. L’assemblea di gestione del Centro sociale ha ribadito di non avere alcuna preclusione verso soluzioni che prevedano il dislocamento in altri spazi.
“Nel 2006 – si legge in una nota – il Tnt aveva richiesto alla giunta di allora l’individuazione di sedi alternative. Continue reading


IL POPOLO DELLE…LIBERTA’ (!!??)

Il popolo della libertà…

di allargare il villino senza tanti permessi
di nascondere capitali nei paradisi fiscali
di cacciare anche le specie protette
di fare soldi con l’acqua pubblica
di cambiare le leggi a proprio piacimento
di denunciare il clandestinofORZA JAMAIKA
di affittargli un letto in nero
di far parte di Amici di Maria De Filippi
di dare alla Chiesa la possibilità di comunicare
di telefonare senza pericolo di intercettazioni
di frequentare una scuola privata finanziata da soldi pubblici
di costruire l’inceneritore ma lontano dal mio quartiere
di farsi difendere dai celerini Continue reading


ENERGIA NUCLEARE: MENO CENTRALI MA SCORIE A 5.000 GENERAZIONI FUTURE

In 6-7 anni diminuira’ il numero di centrali
nucleari: di qui al 2015 chiuderanno 90 reattori per raggiunti limiti di eta’(e ne apriranno 30). Pesante l’ eredita’: l’uso dell’atomo lascera’ scorie nucleari (con tempi di decadimento radioattivo che vanno da 10.000 a 100.000 anni) a circa 5.000 generazioni. A riferirlo Vincenzo Balzani, ordinario di chimica all’ universita’ di Bologna e esperto di energia, a margine della presentazione del dossier del Wwf su Cambiamenti climatici e energia, oggi a Roma. ”Non e’ vero – spiega Balzani, componente del Comitato scientifico del Wwf – che l’energia nucleare e’ in espansione: il numero e’ costante, da 20 anni abbiamo 440 reattori”. Secondo il dossier dell’associazione del Panda, il 70% dei reattori nucleari oggi in funzione (realizzati tra il 1975 e il 1985) verranno chiusi entro il 2030, mentre l’attuale potenza nucleare rappresentera’ nel 2020 il 4% del fabbisogno mondiale di energia primaria. ”L’Italia, entrando nel nucleare – avverte Balzani – non diventa indipendente dal punto di vista energetico, anzi sostituisce soltanto il petrolio con l’uranio, dal momento che ne’ l’Italia ne’ l’Europa ne posseggono un grammo”. La sistemazione delle scorie rimane poi la grande questione aperta che, osserva, ”forse non riusciranno a risolvere nemmeno in Usa figuriamoci in Italia dove abbiamo problemi per il pattume”. Nessuno, conclude Balzani, e’, infatti, ”in grado di garantire la sicurezza di un deposito permanente per 10.000 anni”.
(ANSA) – Roma, 12 marzo


18 marzo, inizio lavori Viale Martiri della Libertà

La proposta di legge del senatore Orsi sulla caccia prevede anche il tiro al sindaco nei giorni pari, allora spariamo le ultime cartucce sul Borri in via di estinzione.


TESTO DELL’INTERROGAZIONE SUGLI SPAZI NEGATI A SQUOLA

Un grazie di cuore e un abbraccio ai compagni che siedono in consiglio provinciale per l’interrogazione che hanno avanzato alla giunta.
Claudio sostiene che il consigliere indidipendendente del PRC Paolo Binotti non ha firmato per una sua dimenticanza.

Un abbraccio a Claudio, Marzio e Orlando

Per tutt* i le i compag* di Squola Spa
Mimmo
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE SULLA RICHIESTA DELLA CONCESSIONE IN COMODATO D’USO DELLA CASA CANTONIERA IN VIA MOLINO DEL SIGNORE – PERGOLA

Premesso che:
– in data 6/10/2008 è stata richiesta da un gruppo di associazioni di volontariato la concessione in comodato d’uso della Casa Cantoniera in Molino del Signore a Pergola quale sede sociale,Casa Cantoniera Pergola
– la risposta, arrivata due mesi dopo e firmata da un funzionario, nega la concessione perché l’edificio è nel piano vendite della Provincia del 2008, Continue reading