Author Archives: squola01

C’ERA UNA VOLTA IL FIUME


C’era una volta il fiume.

Il fiume era il pennello che disegnava il nostro paesaggio, che per questo gli era servitore e l’assecondava nella formazione della geografia del territorio. E il nostro paesaggio era unico, una benedizione della natura, l’acqua era abbondante e limpida e portava ricchezza nel suo muoversi placida e nervosa verso il mare. Vivevamo nella consuetudine della bellezza, che diventava addirittura quasi banale.

Quando si viveva soprattutto di agricoltura, il fiume era essenziale. Anche le città (tutte le grandi città sono cresciute sulle rive di un fiume) ne avevano bisogno nelle attività artigianali come poi in quelle industriali. C’erano ruote di mulini per i mugnai, c’erano pietre lisce per le lavandaie. Ci inventammo dighe per farne un lago, per il lavoro della miniera; addirittura una piscina di cemento, nei pressi d’una balza, per celebrare quel benessere sconosciuto figlio del boom economico.

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Solidarietà al Centro dei Centri!!

I fascisti stanno sobillando la popolazione del quartiere Prato dove sorge il centro sociale di Jesi TNT. Il TNT non è un centro sociale qualsiasi e non è solo il "decano" dei centri sociali delle marche con i suoi 21 anni di autogestione. E’ un simbolo e per disponibilità dei compagni e per situazione geografica, è il Centro. Al centro dei centri solidarietà!!

[Dal corriere  adriatico di ieri]
csa TNT Jesi
Jesi Lo spettacolo previsto per ieri pomeriggio – un monologo sul dramma della guerra in Palestina – si è svolto in uno spazio all’aperto. Si cerca un’alternativa per la sede del Tnt di via Politi, i cui locali non possono ospitare iniziative pubbliche More…poichè non a norma, così come certificato dai vigili del fuoco a seguito del fascicolo aperto dalla Procura. Già da stamani riprenderanno i contatti tra gli autonomi e gli amministratori comunali. L’assemblea di gestione del Centro sociale ha ribadito di non avere alcuna preclusione verso soluzioni che prevedano il dislocamento in altri spazi.
“Nel 2006 – si legge in una nota – il Tnt aveva richiesto alla giunta di allora l’individuazione di sedi alternative. Continue reading


IL POPOLO DELLE…LIBERTA’ (!!??)

Il popolo della libertà…

di allargare il villino senza tanti permessi
di nascondere capitali nei paradisi fiscali
di cacciare anche le specie protette
di fare soldi con l’acqua pubblica
di cambiare le leggi a proprio piacimento
di denunciare il clandestinofORZA JAMAIKA
di affittargli un letto in nero
di far parte di Amici di Maria De Filippi
di dare alla Chiesa la possibilità di comunicare
di telefonare senza pericolo di intercettazioni
di frequentare una scuola privata finanziata da soldi pubblici
di costruire l’inceneritore ma lontano dal mio quartiere
di farsi difendere dai celerini Continue reading


Incontro sezione A.N.P.I. Valcesano a San Lorenzo

 

 

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Molto sentito e partecipato l’incontro pubblico della
Sezione A. N. P. I. Valcesano che si è tenuto, con il patrocinio del Comune,  presso la Sala Consiliare di
San Lorenzo in Campo il 28/03/2009.

Tra i relatori partecipanti all’iniziativa si sono succeduti
gli interventi del Sindaco di San Lorenzo in Campo, Dott. Antonio Di Francesco,
che ha voluto portare i saluti dell’Amministrazione Comunale, quello di
Giuseppe Scherpiani, Presidente dell’A. N. P. I. provinciale di Pesaro e
Urbino, che ha tenuto a precisare il ruolo svolto dall’Associazione all’interno
della comunità civile e sociale, quello di Lilith Verdini in rappresentanza
dell’A. N. P. I. di Arcevia, quello di Cristiano Ceccucci Presidente della
Sezione Valcesano, e l’intervento dello Storico Marcello Tenti, che ha
presentato il diario della maestra Eleonora Bartolacci, scritto nei mesi di
luglio e agosto del 1944, ed incentrato sulle vicende belliche di San Lorenzo.

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Nani e OdaLosche ballano sulle ceneri dell’Impero

C’è qualcosa che non mi torna. Più che un qualcosa.  Scopro a 3 mesi dalle elezioni amministrative cose che solo due settimane fa non avrei neanche immaginato.  La deriva del regime borriano riserva sorprese inquietanti .  Per quattro anni abbiamo agito il palcoscenico del teatrino della politica locale praticamente come monologhisti. In scena un coretto starnazzante di una opposizione virtuale e in platea la “grande politica” seduta silenziosa, tutt’ al più mormorante.  In alto, a tuonare stronzate (prima tra tutte, la più grande: legalità!), sul palco imperiale il Sultano del Borristan, i suoi ascari e le sue sfigate odalische (oda-losche?).  La commedia che abbiamo rappresentato, tutta basata su ideali e democrazia,  potrà non piacere per trama e recitazione (magari obsoleta) , non ci si venga a dire che non fosse onesta e la trama piena di ritmo e colpi di scena.  Ma nel silenzio tipico delle dittature si sentiva solo il tuono del sultano: “legalità!  polizia! viale del tramonto Porti&aereoporti&autostrade!” , e una corte, come tutti gli autocrati, compiacente e politicamente nulla.  Assemblee, riunioni, presidi, iniziative comunicative, fino ad organizzare un corteo. Abbiamo portato senatori e assessori regionali a perorare le nostre cause.  La politica cittadina taceva.  “Sussurri” e dal Palazzo “grida”.

Silenzio. Silenzio nel Palazzo, indifferenza dei “compagni”, la sinistra spiritica locale.  L’iperpresenza  dei primi anni di nascita del collettivo, del tovarish Zaja, si è sostituita con la totale assenza. Nei movimenti locali, nella politica. Solo Binotti, l’indipendente, ha continuato la sua decennale opera di presidio dei banchi consiliari, nel suo splendido isolamento.  Inesistenti, nulli. In perfetta sintonia con la deflagrazione della sinistra istituzionale. Tranne favolose alzate d’ingegno tipo il firmare, in un fiorire di stemmini e bandiere (circa 1,7 per ogni elettore), gran documenti di solidarietà, per la feroce aggressione subita dal sindaco rappresentata da una ventina di adesivi con la scritta “vota Borri – La Cava della Libertà”.
Manco una riga per i compagni che venivano diffidati, sgomberati e denunciati, gran manifesti di solidarietà con il Sultano sottoposto  alla feroce violenza squadristica NoGlobal  
La più strutturata e incisiva organizzazione sociale che la valle abbia mai visto (in cui i finto politici locali si accalcavano fino all’ultimo giorno: Caprini) viene sgomberata, i materiali sequestrati, una odiosa divisione effettuata tra le associazioni  (le “buone” a Pantana per intercessione dell’ascarissimo Giovanni Conti, le cattive, noi niente,  per i Micologici dell’ex segretario di AN l’esilio a Montesecco), ma l’unico rumore che abbiamo conosciuto è quello del vuoto.  Tutto il materiale ha subito un sequestro , una biblioteca popolare praticante distrutta, ma la nostra è stata voce di uno che grida nel deserto.
Dove erano i  “sinceri democratici”  quando venivamo denunciati in massa per tre volte??  (solo una volta siamo arrivati a
giudizio…e in tribunale abbiamo comunque vinto).  Gente che, in epoca di caccia elettorale, è pronta a incatenarsi in una pianta per salvarla dalle motoseghe del cattivone di Pantana, per l’intera legislatura a votato o sopportato di tutto.  Ampliamenti alla cava Buzzi Unciem,  impianti industriali nocivi (dalla produzione di pellet alla verniciazione industriale), impianti eolici speculativi. Sempre in tema di salvaguardia piante non abbiamo visto gli invocati “presidi democratici” per la decina di ettari  di faggi,  roverelle e acacie rasati a zero sulle pendici  occidentali del Monte Ortelle (Bellisio).  Non voglio pensare che ad acuire la sensibilità civile e ambientale dei “compagni” sia stato il periodo elettorale. Mettiamola cosi: sono molto sensibili ai destini dei pini marittimi del resto non gli frega niente.
Sultan Borri deve gran parte delle proprie attuali sfighe politiche alle razionalizzazioni amministrative.  Se è vero che la blindatura assoluta della sua giunta venne scalfita dai voti contrari della sua sinistra (???!!??) nel marzo 06 in occasione del voto sull’ampliamento della cava Buzzi Unicem, i delirio dei ribelli si è scatenato a seguito della chiusura della Comunità Montana.   Sono i segreti di pulcinella ormai sputtanati su decine di  manifesti 100 per 70 affissi (a spese dei contribuenti..) dalla Giunta cittadina.  La vera motivazione politica della dipartenza  dei “rebeldi” trova origine nel non essere stati riciclati
nella giunta comunale dopo aver perso il cadreghino in comunità montana. 
In questo quadro sconsolante l’unico gesto politico (nel senso più alto del termine) è stato fatto a spray, dalla solita mano amica,  all’incrocio principale di Pergola. Una enorme scritta, in rosso: VERGOGNATEVI TUTTI!! La giunta e la sua opposizione      
viale del tramonto


Altro che antipolitica…

(A)ccaCiElle

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28 MARZO 2009, NASCE LA SEZIONE “A.N.P.I.” VALCESANO


ENERGIA NUCLEARE: MENO CENTRALI MA SCORIE A 5.000 GENERAZIONI FUTURE

In 6-7 anni diminuira’ il numero di centrali
nucleari: di qui al 2015 chiuderanno 90 reattori per raggiunti limiti di eta’(e ne apriranno 30). Pesante l’ eredita’: l’uso dell’atomo lascera’ scorie nucleari (con tempi di decadimento radioattivo che vanno da 10.000 a 100.000 anni) a circa 5.000 generazioni. A riferirlo Vincenzo Balzani, ordinario di chimica all’ universita’ di Bologna e esperto di energia, a margine della presentazione del dossier del Wwf su Cambiamenti climatici e energia, oggi a Roma. ”Non e’ vero – spiega Balzani, componente del Comitato scientifico del Wwf – che l’energia nucleare e’ in espansione: il numero e’ costante, da 20 anni abbiamo 440 reattori”. Secondo il dossier dell’associazione del Panda, il 70% dei reattori nucleari oggi in funzione (realizzati tra il 1975 e il 1985) verranno chiusi entro il 2030, mentre l’attuale potenza nucleare rappresentera’ nel 2020 il 4% del fabbisogno mondiale di energia primaria. ”L’Italia, entrando nel nucleare – avverte Balzani – non diventa indipendente dal punto di vista energetico, anzi sostituisce soltanto il petrolio con l’uranio, dal momento che ne’ l’Italia ne’ l’Europa ne posseggono un grammo”. La sistemazione delle scorie rimane poi la grande questione aperta che, osserva, ”forse non riusciranno a risolvere nemmeno in Usa figuriamoci in Italia dove abbiamo problemi per il pattume”. Nessuno, conclude Balzani, e’, infatti, ”in grado di garantire la sicurezza di un deposito permanente per 10.000 anni”.
(ANSA) – Roma, 12 marzo


18 marzo, inizio lavori Viale Martiri della Libertà

La proposta di legge del senatore Orsi sulla caccia prevede anche il tiro al sindaco nei giorni pari, allora spariamo le ultime cartucce sul Borri in via di estinzione.


Closed Zone

 
 

TESTO DELL’INTERROGAZIONE SUGLI SPAZI NEGATI A SQUOLA

Un grazie di cuore e un abbraccio ai compagni che siedono in consiglio provinciale per l’interrogazione che hanno avanzato alla giunta.
Claudio sostiene che il consigliere indidipendendente del PRC Paolo Binotti non ha firmato per una sua dimenticanza.

Un abbraccio a Claudio, Marzio e Orlando

Per tutt* i le i compag* di Squola Spa
Mimmo
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE SULLA RICHIESTA DELLA CONCESSIONE IN COMODATO D’USO DELLA CASA CANTONIERA IN VIA MOLINO DEL SIGNORE – PERGOLA

Premesso che:
– in data 6/10/2008 è stata richiesta da un gruppo di associazioni di volontariato la concessione in comodato d’uso della Casa Cantoniera in Molino del Signore a Pergola quale sede sociale,Casa Cantoniera Pergola
– la risposta, arrivata due mesi dopo e firmata da un funzionario, nega la concessione perché l’edificio è nel piano vendite della Provincia del 2008, Continue reading


Comunicato Assemblea Frontone (PU) 21.2.09

FRONTONE. L’incontro pubblico organizzato sabato scorso presso la SALA PROLOCO dal Costituente comitato di cittadini e da Squola Spa di Pergola, ha avuto un partecipato riscontro tra gli abitanti del comune e una delle parti in causa. Presenti in aula infatti erano il presidente dell’UNPROFOR Comm. Fatica e uno degli amministratori dell’AEFA SRL (l’agenzia che ha sede a ridosso assemblea biomasse frontone 21.2.09dell’impianto e che è l’esecutrice del progetto) l’agronomo Bartolini Marcello. Assente ingiustificata l’amministrazione pubblica di Frontone, soprattutto nella figura del sindaco, visto che si parlava anche dei possibili impatti sulla salute dei cittadini.

Grazie alla professionale esposizione dei due relatori presenti, David Fiacchini Biologo e Giovanni Vantaggi Medico di Medicina Generale e dell’Ambiente, i presenti  sono riusciti ad ottenere una soddisfacente panoramica sulle energie alternative, sul PEAR Marche e sulle Biomasse in particolare.  “Per Biomasse si intendono tante cose”, spiega il dott. Vantaggi, “ tra cui CDR (combustibile da rifiuti), cippato, pellets, gomme , oli combustibili o il pet-coke”. Continue reading


IO SONO FAVOREVOLE ALLE RONDE! (di F.Caruso)

arditi a romaLa reazioni di indignazione seguite all’approvazione in consiglio dei
ministri del decreto legge sulle ronde, per quanto blande, credo siano una
risposta seppur parziale dinanzi ad un provvedimento inquietante, intriso
di xenofobia e razzismo.
L’istituzionalizzazione delle ronde rappresenta infatti una vera e propria
una mostruosità sociale, proprio perchè partorita all’interno e funzionale
al (de)grado di intolleranza, ma non mi sembra possa dirsi altrettanto sul
terreno della pratica sociale.
Promuovere forme di autodifesa popolare, di controllo dal basso del
territorio, di autogoverno della città, da oltre un secolo è sempre stato
un terreno di sperimentazione dei movimenti popolari, dalle milizie operaie
della Comune di Parigi agli Arditi del Popolo.
Ma il contesto odierno sembra molto più simile alla Germania prenazista,
con le Sturmabteilungen impegnate a perseguitare dissidenti politici,
omosessuali, ebrei e gli altri “nemici interni”, persecuzioni funzionali
per lo più, ieri come oggi, a occultare i disastri sociali delle crisi
sistemiche del capitalismo, come la grande depressione di allora e la crisi
economica attuale. Continue reading


“OGNI REATO E’ POLITICO” Assolt* tutt* le-i compagn*!!!!

“Ogni reato è politico” (scritta su un muro di Bologna – 1977)

Che non costituisse reato valorizzare strutture pubbliche inutilizzate creando all’interno momenti di socialità come spettacoli teatrali per bambini ed adulti, assemblee popolari, attimi di confronto sia sociale che politico, ne eravamo convinti. Ne eravamo convinti perché conosciamo la Costituzione, precipitato diretto della lotta popolare di Liberazione dal nazifascismo, nonostante il tentativo cinquantennale di una classe politica colpevole di non aver mai dato corpo alle suggestioni costituenti, sognate nei bivacchi sulle montagne, nelle carceri fasciste, negli esili e poi, infine in parlamento. Una classe politica colpevole per aver ingessato quelle speranze, quando, e lo vediamo tutti i giorni, non eversiva verso lo spirito della costituzione. Ma questo non è il momento della polemica. E’ il momento della soddisfazione e della felicità per l’assoluzione piena di tutte e tutti i 10 militanti dello Spazio Pubblico Pluri_sgomberato Squola, da due anni sotto processo dopo la denuncia sporta dal Sindaco di Pergola Giordano Borri per occupazione di edificio pubblico e furto di energia elettrica aggravato da scasso.
L’inconsistenza dei gravi reati ascrittici è stata appurata da una magistratura attenta sotto lo stimolo di una difesa, affidata all’avvocato Paolo Cognini, del team legale delle Comunità Resistenti delle Marche, preparata e affidabile. Innanzitutto è stato accertato che l’edificio scolastico della frazione di Pantana ha una funzione “sociale” ma non “pubblica”, che nessun scasso è stato commesso, ne finalizzato ad una occupazione ne tento meno ad una rapina di energia elettrica. Quale validità poteva avere una denuncia per furto di energia elettrica sporta da un soggetto non titolare sostanziale dell’utenza? E quanto avrà speso lo stato per un processo durato due anni, processo volto ad appurare il supposto furto di energia elettrica per aver tenuto accese le luci dell’atrio per un pomeriggio? Il rapporto potrebbe essere migliaia di euro contro tre. E con che titolarità il sindaco ci ha denunciato? Probabilmente come privato cittadino, visto che mancava il mandato, previsto dalla legge, rilasciato da un organo rappresentativo collegiale (giunta e/o consiglio).

Un furto in realtà è stato compiuto: è un furto di partecipazione e democrazia. L’unico reato è stata la persecuzione nei confronti di un collettivo di donne e di uomini rei soltanto del loro attivismo politico, aderenza sociale, di applicare e proporre prassi irriducibilmente partecipative e democratiche e di una continua resistenza di fronte ai vari stupri ambientali sul territorio concepiti politicamente solo per guadagni privati. E di dissentire.
La repressione, come spesso succede, ha sortito l’unico effetto di ricompattare il collettivo, acuire il conflitto sociale generalizzandolo e riproponendolo insieme a pratiche radicali di democrazia.
Entro 60 giorni dal 13 febbraio, data del verdetto di assoluzione, avverrà il deposito della sentenza. Dopo l’esame degli atti valuteremo se esercitare una azione civile volta al risarcimento dei danni materiali (dieci persone spostate 4 volte a Fano in giorni lavorativi per i processi, i trasferimenti nello studio dell’avvocato, le spese vive per la richiesta dei documenti al tribunale) e morali (le infamanti accuse di furto aggravato), nei confronti del cittadino Giordano Borri, precisando che nell’eventualità, le somme recuperate saranno completamente destinate alla “cassa processi regionale”.

Squola SpA www.squola.org

Comunità Resistenti delle Marche


ASSEMBLEA SU “BIOMASSE” FRONTONE (PU) 21.2.09

volantino assemblea biomasseE’ UN GRANDE CAMINO O UNA PICCOLA CHERNOBYL?
Sabato 21 febbraio ’09 alle ore 16,  a Frontone (PU) presso la Sala della Pro Loco (Via Roma 137) si terrà una pubblica assemblea dal tema:
COSA SONO LE ENERGIE RINNOVABILI ? COSA E’ UN IMPIANTO A BIOMASSE?? QUALI SONO LE CONSEGUENZE PER LA SALUTE???
L’istallazione e la messa in funzione di un impianto energetico a Biomasse a Frontone ha fatto sorgere la giusta necessità di una informazione pubblica e puntuale sull’impianto, sui suoi costi, sulle modalità di funzionamento e sull’impatto che tali installazioni hanno sull’ecosistema e sulla salute dei cittadini che abitano nelle vicinanze.
Dopo una breve introduzione da parte di portavoce degli organizzatori, comitato dei cittadini frontonesi e Squola SpA, verranno ascoltati  le relazioni del
DOTT. DAVID FIACCHINI, che partendo dalla sua formazione di biologo, approfondirà la problematiche legate alla produzione di energie “verdi”, ecologiche e compatibili, fino a lambire le questioni inerenti la  generazione energetica mediante biomasse, cuore della problematica.  L’incarico di approfondire la tematica dell’impatto del funzionamento di tali centrali sulle salute delle popolazioni circostanti è affidato a DOTT. GIOVANNI VANTAGGI, medico condotto ed esperto delle ricadute ambientali degli impianti energetici basati sull’incenerimento.
Invitati all’assemblea l’amministrazione comunale di Frontone (sindaco, giunta e consiglio), i responsabili della ditta A.E.F.A. Srl titolare del progetto e i medici di base operanti nella zona.
Al termine dell’incontro, l’assemblea deciderà se dare vita ad un osservatorio permanente sulle molteplici criticità che stanno emergendo nell’alta valle del Cinisco e del Cesano (cave, cave mascherate da sbancamenti edilizi, aree industriali a ridosso della montagna, etc) a partire proprio dall’impianto a biomasse.

COMITATO CITTADINI FRONTONESI – SQUOLA SPA

www.squola.org


TUTTI PROSCIOLTI LE – I DIECI COMPAGN* SOTTO PROCESSO!!

Stamattina alle ore 13 e 40, il giudice del tribunale di Fano ha prosciolto con formula piena le – i dieci milianti dello spazio pubblico pluri sgomberato di Squola (Pergola PU) dalle gravi accuse a loro carico. A seguito dell’occupazione delle ex scuole della frazione Pantana dieci compag* era infatti accusati di occupazione di edificio pubblico, furto, aggravato da scasso, di energia elettrica etc etc. La denuncia era stata sporta dal sindaco DS Giordano Borri, dal segretario cittadino Giovanni Conti, e da una tesserata DS Marta Rossi. Il PM ha chiesto per le accuse ascritteci 6 mesi di reclusione e 100 euro di multa ciascuno ma dopo la mirabile requisitoria dell’avvocato delle Comunità Resistenti delle Marche Paolo Cognini il giudice, viste le scarse prove e l’alta finalità morale dell’iniziativa, ha optato per l’ASSOLUZIONE CON FORMULA PIENA PERCHE’ IL FATTO NON COSTITUISCE REATO.

Le compagne e i compagni di Squola esultano e ringraziano tutt* quelli che hanno espresso fattiva vicinanza nei momenti bui degli sgomberi e della repressione, l’avvocato Paolo Cognini, i compagn* delle comunità resistenti delle marche, tutte e tutti a cominciare dai fratelli dell’associazione ambientalista LUPUS IN FABULA.

30 anni fa, il giudice calogero, il 7 aprile del 1979, provava a chiudere la partita a sinistra del PCI incarcerando 200 mila compagn*. I loro eredi non hanno perso l’infame vizio di usare la repressione come arma politica contro chi non conosce crisi (come la fame) e dissente.

LA RUGGINE NON DORME MAI

squola 


VENERDI 13 FEBBRAIO SQUOLA SOTTO PROCESSO!!

A PROCESSO CHI DIFENDE L’AMBIENTE!
La telenovela continua: stessa storia stessi personaggi.  Venerdì 13 febbraio 2009, ancora una corte di giustizia dell’intasatissimo sistema giudiziario italiano dovrà levare la polvere sul dossier del processo “Giordano Borri contro Squola”. Giudice, pubblico ministero, segretario, applicati di tribunale, due avvocati, 10 cittadini, senza contare tutte le strutture coinvolte nel processo. Decine di migliaia di euro di denaro pubblico ma anche privati, dispersi esclusivamente per la necessità del sindaco di eliminare una forza sociale non allineata come Squola.

In tempi di crisi e sanguinosi tagli il sindaco Borri mobilita un tribunale per un reato consistente nel aver tenuto acceso un pomeriggio una luce in una scuola pubblica inutilizzata per realizzare due spettacoli teatrali.  Durante l’escussione dei testi avvenuta nell’udienza dell’11 luglio 2008, la corte ha accertato che: le utenze elettriche (da cui il “furto aggravato”) erano intestate e pagate dalle associazioni che avevano ritirato la denuncia e non al comune; che il Sindaco non ha prodotto prove di aver riunito la Giunta prima di effettuare la denuncia contro i militanti di Squola,  nessuno dei testi ha potuto confermare ne numero ne identità dei presunti “occupanti” e comunque è stata esclusa alcuna forma dolosa o colposa di danneggiamento all’immobile.  Non è escluso che un clamoroso ribaltamento del quadro indiziario come quello avvenuto nella scorsa udienza possa consigliare il giudice l’escussione di ulteriori testi o acquisizioni di prove prima di iniziare il dibattimento.
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BIOMASSE: ENERGIA PULITA..O CANCROMAT?? (FRONTONE PU)

Se Squola è un "bene comune della vallata" non può certo chiudere gli occhi su quello che succede nell’alta valle. Frontone infatti, per la sua storia e la delicatezza dell’ambiente, rischia di divenire il vero anello debole per l’ambiente e quindi per un progetto di sviluppo largo, compatibile e partecipato.


inceneritoreTralasciamo ad un articolo a se stante l’analisi su i tre milioni e ottocentomila euro pubblici investiti su una stazione scistica senza neve, sul fenomeno delle cave mascherate e su infrastrutture industriali fuori luogo. Un collettivo di squola insieme a cittadini della zona riuniti in comitato, con l’appoggio della Rete Provinciale dei Comitati e delle associazioni ambientaliste, ha deciso in una assemblea di iniziare ad interessarsi della Res-pubblica, del "bene comune" a cominciare dall’aria che respiriamo. Inizieremo quindi ad ospitare nel blog una serie di articoli che analizzeranno le criticità socio-ambientali (ma poi vedremo..anche politiche) dell’alta valle. Iniziamo con la criticità che appare agli abitanti la più urgente: l’inceneritore a BIOMASSE che il "poteri forti" della zona hanno voluto installare alle falde del Catria. Qui di seguito esponiamo dei dati (commentati) sull’impianto.

Impianto Biomasse – Frontone

1.    Il testo della delibera del comune di Frontone.
2.    Chi cavolo è l’Agenzia Europea per le Foreste e l’Ambiente di Frontone?
3.    Chi cavolo è la Società Consorzio Forestale di Valorizzazione Ambientale Alto Cesano in via Canneto a Pergola?
4.    E che c’azzecca la Società Medit Silva?

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RIFLESSIONI POLEMICHE E VELENI (dopo il consiglio comunale e prima delle elezioni)

 assemblea nocave 17.10.09 pergola    Speculatori & Terroristi (di AccaCiElle)

C’era necessità di confusione e di situazioni dove "tutti i gatti sono grigi.." . Si era capito già dal lunedì precedente il Consiglio.
Eppure il diritto amministrativo (Legge 241-90)  parla chiaro: la "conferenza dei servizi" è una conferenza paritetica degli enti interessati. Le motivazioni che gli enti possono portare quale motivazione del loro parere negativo possono essere politiche o tecniche. Nel nostro caso siamo riusciti ad avere politicamente una maggioranza schiacciante in consiglio (e nessun voto contrario..) sul lato politico, e un 3 pagine e mezzo di motivazioni tecnico giuridiche, in pratica il massimo per "sparare" il Comune in Conferenza dei Servizi e bloccare il progetto.  Risulterà molto difficile che la provincia convochi la conferenza prima delle elezioni ma questo è un altro discorso. Continue reading


Consiglio Comunale Aperto 22.1.09 rassegna stampa

consiglio comunale aperto pergola 22.1.09Articolo del giorno 24/01/2009     CORRIERE ADRIATICO

Dario Conti propone un ordinedel giorno con leggere modifichee sfuma l’unanimità. In opposizionealla Provincia un ricorso al Tar
Approvato in consiglio comunale il documento del comitato contro il sito del Bifolco
No alla cava ma la politica si divide

PERGOLA – Se lo scopo del comitato contro la cava del Bifolco era quello dell’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio comunale di un ordine del giorno contro la cava per dare maggiore forza al sindaco nella conferenza dei servizi, l’esito finale del solito consiglio logorroico è stato deludente.

Se lo scopo era comunque l’approvazione del testo allora è stato raggiunto, ma non si capisce a cosa possa servire un documento che non è stato approvato all’unanimità. L’approvazione è arrivata dopo tre ore di dibattito in cui sono riaffiorate polemiche vecchie e recenti e una sospensione per esaminare l’ordine del giorno chiesta dal gruppo di centrodestra. More…Dopo la sospensione gli ordini del giorno sono diventati tre (l’originale, quello leggermente modificato da Dario Conti e quello leggermente modificato dalla lista civica), poi sono tornati ad essere due (dopo il ritiro di quello della lista civica) e sono stati votati con questi risultati: ordine del giorno del comitato 9 voti favorevoli, 6 della maggioranza (Lucia Zanchini, Armando Roia, Giordano Borri, Paolo Binotti, Maria Pia Fratini, Nadia Mollaroli) e 3 dell’opposizione (Francesco Baldelli, Luigi Marasco, Marzio Donnini), astenuti Dario Conti e i due consiglieri della lista civica (Ritaldo Abbondanzieri e Massimo Rossi); ordine del giorno del giorno leggermente modificato da Dario Conti 6 voti favorevoli (Conti, Roia, Zanchini, Abbondanzieri, Rossi, Binotti) e 6 astenuti (Borri, Mollaroli, Fratini, Baldelli, Marasco, Donnini). Assenti il presidente Giovanni Latella, gli assessori Serena Biagini e Paolo Righi e i consiglieri di maggioranza Gianni Conti e Guido Peverieri. Continue reading


BIFOLCO: ULTIMO ATTO

Siamo all’epilogo di un percorso di lotte che ha radicalmente mutato non solo la sostanza ma anche la forma della politica della cittadina ma forse non solo.
Un cammino che ha visto crescere, dal maggio 2004, partecipazione e coscienza.  Ma anche la consapevolezza, da parte della casta imprenditorial-politica, che il tempo in cui potevano spadroneggiare era finito.  La presa di coscienza da parte dei cittadini dell’entroterra (ma non solo) ha comportato la fuoriuscita dalla condizione di "suddito".  Il "cittadino" ritorna al centro della "Cosa di Tutti" cioè della Res-pubblica e si organizza indipendentemente dai partiti, a volte espressamente contro di essi. Detta l’agenda e le scadenze. Dopo aver piegato la giunta Borri  e imposto un no politico generalizzato alle cave è ora di imporre al Sindaco  il doloroso (per lui rappresentante degli interessi dei devastatori prima che dei cittadini) NO MOTIVATO e TOMBALE alla conferenza dei servizi che la provincia dovrà convocare..prima o poi (prima o poi..le elezioni..). Ed è per questo che grazie alle firme dei consiglieri Zanchini, Baldelli, Conti D., Marasco e Donnini (indipendente di sinistra, AN, PD, FI e socialist) siamo riusciti a convocare un consiglio comunale tematico in cui faremo votare una delibera impegni irrevocabilmente sindaco e giunta. Lo speriamo come ultimo atto di una lotta entusiasmante e vincente ma anche dura e che ci è costata lo spazio sociale, dieci denunce, e un isolamento politico difficile da spezzare. Ma è stata una vittoria virale: la Buzzi Unicem ha chiuso, la cava di Coldorso è ferma, quella di Montevecchio di Serra non vedrà mai la luce. Ma adesso abbiamo bisogno dell’appoggio di tutte e di tutti: